Nel colloquio di sabato il leader ha chiesto garanzie su quando «inizieremo le operazioni di terra»
«Confidiamo che la solidarietà dell’Italia resterà inalterata quando inizieremo le operazioni di terra». Nelle parole di commiato rivolte da Netanyahu a Meloni, c’era la determinazione di Israele a sconfiggere definitivamente i terroristi. Ma si avvertiva anche il timore che alla lunga l’Occidente possa prendere le distanza da Tel Aviv.
La presidente del Consiglio italiana ha compreso il messaggio, e congedandosi ha voluto rassicurare il primo ministro israeliano sul fatto che «l’Occidente sarà sempre al vostro fianco». Ma il colloquio di undici giorni fa — avvenuto subito dopo la strage di Hamas del 7 ottobre — non si è limitato a frasi di circostanza. Ora emergono i dettagli del confronto, durante il quale sono stati affrontati gli aspetti più critici della guerra e si sono anche manifestate differenze di vedute che certo non incrinano la volontà di «restare uniti».
Sul rischio di un allargamento del conflitto, per esempio, Meloni ha voluto sottolineare quali pericoli si corrano se a Nord dovessero muoversi le milizie di Hezbollah. Il suo convincimento è che Hamas abbia attaccato Israele contando sulla sua reazione, per far scattare una trappola: «Non dovete prestarvi a questa strategia». Netanyahu, dopo aver mostrato alla premier immagini barbare di un video girato dai terroristi, ha spiegato invece che…
Author: Francesco Verderami
Data : 2023-10-31 20:48:40
Dominio: www.corriere.it
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