Gran parte della crescita di Nvidia nel terzo trimestre del 2024 è stata trainata dai ricavi dei data center, che ammontano a 30,8 miliardi di dollari nel terzo trimestre, con un aumento del 112% rispetto all’anno scorso. Il margine commerciale è stato del 74,5%, sostanzialmente invariato rispetto al 2023. Tuttavia, gli analisti prevedono che i margini di Nvidia potrebbero ridursi quando l’azienda espanderà la produzione dei Blackwell, che costano di più rispetto ai loro predecessori meno avanzati.
Il boom sulla scia dell’AI
Le relazioni sugli utili di Nvidia sono considerate un importante indicatore per il settore dell’intelligenza artificiale. Le gpu avanzate del produttore, che alimentano il complesso funzionamento delle reti neurali, hanno reso possibile l’attuale boom dell’AI generativa. Grazie alla corsa dei giganti della Silicon Valley alla creazione di nuovi chatbot e strumenti di generazione di immagini, negli ultimi anni il fatturato di Nvidia è esploso, consentendo all’azienda di superare Apple e diventare la società di maggior valore al mondo. Dal lancio di ChatGPT nel novembre del 2022, il prezzo delle azioni del colosso è aumentato di quasi dieci volte.
Quasi tutte le principali aziende tecnologiche che lavorano sull’AI – comprese quelle che costruiscono le proprie unità di elaborazione – fanno grande affidamento sulle Gpu di Nvidia per addestrare i propri modelli. Meta, per esempio, ha dichiarato che sta costruendo la sua nuova tecnologia su un cluster di oltre 100mila Nvidia H100. Nel frattempo però le startup più piccole sono rimaste senza una potenza di calcolo sufficiente per le loro AI perché Nvidia ha faticato a appoggiare il passo della domanda.
Blackwell, la più recente Gpu di Nvidia, è costituita da due pezzi di silicio – ognuno dei quali grande quanto il precedente chip dell’azienda (Hopper) – che vengono uniti a formare un unico componente. Questo design ha permesso di ottenere un chip teoricamente quattro volte più veloce e con un numero di transistor superiore al doppio rispetto al suo predecessore.
Ma il lancio dell’ultimo prodotto del chipmaker non è stato tutto rose e fiori. Originariamente previsto per il secondo trimestre di quest’anno, la produzione di Blackwell ha subito un intoppo che stando alle ricostruzioni ha portato ad alcuni mesi di ritardo. Huang si è assunto la responsabilità del problema, definendolo un “difetto di progettazione”, e ad agosto ha dichiarato a Reuters che lo storico partner di Nvidia per la produzione di chip – la taiwanese Tsmc – ha difeso l’azienda a correggere il difetto.
Il futuro di Nvidia
Moorhead ha spiegato a Wired US di essere ancora ottimista circa le prospettive Nvidia e di ritenere che il mercato dell’AI generativa continuerà a crescere almeno per i prossimi 12-18 mesi, nonostante alcuni rapporti recenti suggeriscano che i progressi nel settore stiano iniziando ad arrestarsi. “Credo che l’unico modo in cui gli azionisti si ammutinerebbero sarebbe se fossero preoccupati per le spese in conto capitale o la redditività degli hyperscaler“, osserva l’analista, riferendosi alle big tech come Amazon, Google, Microsoft e Meta – che hanno investito pesantemente nei servizi cloud per l’AI – e indicando nell’AI aziendale un’area di ulteriore crescita per Nvidia.
In occasione della divulgazione dei risultati del terzo trimestre 2024, la direttrice finanziaria di Nvidia Colette Kress ha dichiarato che i strumenti di intelligenza artificiale rivolti all’aziende del gigante sono “a pieno regime” e comprendono una piattaforma che consente ad altre società di creare i propri agenti AI. Tra i clienti del prodotto figurano Salesforce, Sap e ServiceNow. Huang ha ribadito lo stesso concetto: “Stiamo iniziando a vedere l’adozione degli agenti AI da parte delle aziende. È davvero l’ultima tendenza“.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.