Non solo le persone ma anche le imprese di “nuova generazione” sono per Nvdia un patrimonio fondamentale. “A guidare la crescita del continente europeo saranno le startup – afferma -. Mistral AI e Hugging Face dimostrano che è possibile avere successo nel settore AI anche per quelle nate in Europa, ma servono governi che le supportino come fa quello francese. L’innovazione è principalmente nelle loro mani: le loro sono tecnologie europee, sono quindi fondamentali per tutta l’area”.
La stessa attenzione che dedica alla startup, Nvidia la fiera anche per le pmi attraverso il programma AI Nation. Evans lo definisce “il nostro modo per aiutare ogni Paese a costruire un action plan per l’AI concreto e realizzabile in tempi non oltremisura estesi”. Per l’azienda significa stipulare accordi con i vari governi per fornire le proprie tecnologie, spiegandone l’importanza sia economica che strategica.
Nell’ambito di questo programma, quindi, Nvidia invita spesso nella sua sede principale oltreoceano capi di Stato e ministri europei che “non sempre sanno esattamente cosa si intende per infrastrutture legate all’AI. Mostrarglielo è per noi fondamentale per poter poi disegnare insieme una strategia”. Quella standard è tripartita e prevede la democratizzazione dell’accesso alla tecnologia e la creazione di numerose collaborazioni locali “per sbloccare il valore dell’AI e aiutare i governi a ottimizzare la resa dei loro investimenti pubblici” precisa Evans. Anche nell’AI Nation in primo piano trovano spazio le competenze e in Italia Nvidia le raggiunge collaborando con Cineca nell’accelerare la inchiesta sull’AI in modo diffuso.
Un contributo in tal senso arriva anche da E4 Computer Engineering. Con i suoi 22 anni di storia, 75 addetti e 27,5 milioni di euro di fatturato, questa azienda reggiana gli scorsi mesi si è infatti aggiudicata la gara da 19 milioni di euro per potenziare il supercomputer del centro, Galileo 100. Ora ci si aspetta che, assieme ai partner Dell e Vast Data, lo renda in grado di essere utile oltre 5000 utenti. L’ad Cosimo Gianfreda, pur sottolineandone l’unicità tecnologica – sarà il più grande cloud pubblico in Italia – si sofferma soprattutto sugli aspetti ambientali. “I consumi energetici saranno minimizzati in tutto il cluster – precisa – rendendo così più sostenibili numerosi e diversi casi d’uso di hpc”.
I vantaggi per le pmi
L’esperienza di E4 Computer Engineering invita Evans a illustrare la sua visione sul futuro dell’Italia: “La lunga usanza di piccole imprese la pone in una posizione di vantaggio nella corsa all’AI: quasi sempre le migliori innovazioni nascono in contesti del genere. La stessa OpenAI lo dimostra” afferma, pur ammettendo che per ora vede solo “proof of concept” e progetti pilota, soprattutto legati all’assistenza clienti o a servizi ai cittadini più accessibili. Ma nel 2025 Evans è certo che “le vostre pmi riusciranno a mettere a terra progetti più consistenti”.
Il previsto scatto in avanti dell’economia locale, unito alla nuova ondata di innovazione AI a fatica innescatasi, creano in Nvidia il forte timore “di non riuscire a rispondere alla domanda di tecnologia in arrivo e a fornire alle persone quello che desiderano, come già episodio dopo il lancio di ChatGPT”. Evans descrive l’orizzonte come “molto sfidante” per tutta la supply chain per chi come Nvidia vuole restare “il principale catalizzatore dello sviluppo tecnologico dell’Europa, garantendole la sovranità dei dati” precisa. Lo ha già detto all’India ma lo ripete a Milano: “Non bisogna vendere il proprio grano all’estero ma credere il grano, fare il pane e vendere solo il pane. Questo per l’italia significa prima di tutto sviluppare il proprio large language model e credere i propri dati”.