Indimenticabile per gli appassionati di telefilm è stato anche lo show canadese 15/love, tutto incentrato sul tennis e andato in onda tra il 2004 e il 2007. I protagonisti erano una serie di adolescenti iscritti alla fantomatica Cascadia, un’accademia di eccellenza per giovani tennisti, pronta a formarli e a renderli campioni di domani. L’ultima stagione si è conclusa con l’ingresso di Adena, una delle protagoniste, nel mondo dei professionisti e con il ritorno di Cody e Squib -i giovani che, nel corso di tre stagioni, hanno fatto palpitare i cuori dei fan tra allontanamenti e riavvicinamenti – come coppia. Il futuro dei tre (e degli altri protagonisti come Sunny, Tanis, Cameron e Jesse) è però incerto. Non sarebbe bello scoprire che fine hanno fatto?
Sarebbe interessante veder tornare sullo schermo anche Dharma e Greg, i coniugi strampalati che hanno tenuto compagnia ai fan delle sit-com nei primi anni 2000. Lei è un’alternativa insegnante di yoga, lui un avvocato proveniente da una famiglia benestante e conservatrice. In comune hanno davvero poco, anche non potrebbero essere più diversi, ma non riescono a resistere alla passione travolgente che li coglie quando si incontrano per caso, cedono al colpo di fulmine e decidono di convolare a nozze. Le cinque stagioni che li vedono come protagonisti sono una continua osservazione di conferme e compromessi (che spesso coinvolgono anche le rispettive famiglie di origine: gli alternativi Abby e Larry e gli altolocati Kitty ed Edward. In realtà il finale della quinta stagione è aperto: non è ben chiaro se i due sposini decideranno di rimanere insieme e assecondare anche il desiderio comune di avere un bambino o capiranno di essere davvero eccedente differenti per avanzare ancora fianco a fianco. In realtà la stagione finale sarebbe dovuta essere la sesta che, però, non è mai stata realizzata: ecco perchè il finale andato in onda non è chiaro ma lascia spazio all’interpretazione. Forse è finalmente arrivato il momento di dare una degna conclusione allo show!
I sequel dei teen movie
Se i telefilm erano i fidi compagni pomeridiani pre-studio per gli adolescenti del 2000, bisogna ammettere che il nuovo millennio è stato anche il periodo prediletto per l’uscita dei teen movie, soprattutto rivolti a un pubblico femminile. Molti di questi lungometraggi – prettamente ambientati nei licei – hanno lanciato nell’olimpo di Hollywood baby star che sono cresciute e che vediamo ancora oggi in scena: Lindsay Lohan ed Anne Hathaway su tutte. Le protagoniste erano, solitamente, giovani ribelli alle prese con i litigi familiari o pronte a spiccare il volo verso il college o, ancora la parte migliore, ad assecondare le proprie doti artistiche. Le millennial adorerebbero i sequel di Mean Girls, Cinderella Story, Il mio ragazzo è un bastardo, Sognando Bekcham, Save the last dance, Una ragazza e il suo sogno e Princess Diary per scoprire cosa è successo da adulte alle loro beniamine adolescenti. Per Quel pazzo venerdì il desiderio è stato esaudito: la produzione è già a lavoro sul secondo capitolo a distanza di 20 anni dal precedente. Tra i millennial più giovani c’è anche il sogno di veder tornare i protagonisti di High School Musical sul palco e sullo schermo (no, non il reboot presente su Disney+ ma una reunion con i personaggi del passato!). Sull’argomento anche Zac Efron (il mitico protagonista Troy Bolton che si divideva tra la passione per il basket e l’amore per la musica) si è detto abbastanza favorevole. Nel 2022, nel corso di un’intervista, ha infatti ammesso che gli piacerebbe poter tornare sul set ed esplorare il futuro dei beniamini che hanno conquistato – a metà degli anni 2000 – milioni di adolescenti, ma lo farebbe solo con tutto il cast originale. Disney, ci stai ascoltando?
Non è la rai, Passaparola & Festivalbar
Film e telefilm hanno lasciato il segno ma, se vogliamo fare i nostalgici, non possiamo dimenticare i programmi cult che hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza dei Millennial. Non è la Rai che ha dato il via alla carriera televisiva di un’allora giovanissima Ambra Angiolini e di molte altre showgirl, oggi potrebbe tornare con un rinnovato cast o, ancora la parte migliore, con un revival delle protagoniste originali per capire come sono cambiate e quali sogni hanno esaudito. Così come potrebbe tornare Passaparola, uno show che fa parte di quell’intrattenimento leggero che forse manca alla tv attuale…e magari questa volta con Ilary Blasi potrebbe passare alla conduzione! E il mitico e intramontabile Festivalbar? Negli anni diverse kermesse estive canore sono state mandate in onda ospitando artisti italiani e internazionali e tentando di eguagliarlo: nessuna però ha il fascino dell’originale.
Piccoli Brividi e Le Ragazzine
Per i giovani lettori non c’erano dubbi: le collane migliori tra gli anni 80 e il 2000 erano Piccoli brividi e Le Ragazzine. La prima raccoglieva storie dell’orrore e presentava in ogni volume il dosso delle pagine colorato di verde. La seconda collana, prettamente femminile, si concentrava invece su primi amori e problematiche adolescenziali e il dosso delle pagine era tutto rosa. Oggi queste letture non sarebbero, ovviamente, adatte a un pubblico di adulti: ma rivedere la serie di libri in edicola avrebbe comunque qualcosa di commovente ed emozionante. E forse positivo per il kidulting!
Il Dolce forno, i Superliquidator, i fiammiferini e i giocattoli del passato
La crescita esponenziale della tecnologia non ha solo modificato i cellulari e migliorato i pc: ha anche totalmente scalzato il primato dei giocattoli come desideri dei più piccoli. Ma quanto erano belli il Dolce Forno (e il Dolce Gelato o la fabbrica dei cioccolatini) con cui i ragazzini si affacciavano al mondo della cucina? E i Superliquidator? Non erano semplici pistole ad acqua ma vere e proprie macchine da guerra per i gavettoni. E che dire degli indimenticabili Fiammiferini – mini-bambole colorate addormentate in una scatola di fiammiferi? Tra i giochi cult per i bimbi degli anni ‘90 (e adolescenti del 2000) c’erano anche Polly Pocket, le Ballerine volanti, le Micro machines, gli Orsetti del cuore, le Bratz, il tamagotchi, le biglie dei Pokèmon e soprattutto LUI: l’unico e indimenticabile Emiglio, il robot sogno di qualsiasi millennial che si rispetti. Che dire, è proprio vero: non ci sono più i giocattoli di una volta.
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di Maria Francesca Amodeo www.wired.it 2024-09-05 15:02:47 ,