“Ilaria Salis libera subito” è lo slogan con cui 30 attivisti del Centro sociale Rivolta hanno occupato questa mattina per quasi due ore il consolato ungherese a Venezia, a piazzale Roma, mettendo in mostra un grande striscione.
Dopo hanno continuato la propria protesta all’esterno della sede. “Siamo qui perché vogliamo la sua libertà, perché questo processo è una farsa che vuole solo punire l’antifascismo” hanno dichiarato gli attivisti, chiedendo la scarcerazione della 39enne detenuta in Ungheria dall’11 febbraio dello scorso anno.
In questo Stato, hanno aggiunto, “vengono non solo tollerate, ma promosse, le ronde antimigranti ai confini. E’ una politica antidemocratica”. La protesta arriva in concomitanza alla visita del ministro alla giustizia Carlo Nordio a Padova, ospite all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università a Palazzo Bo.
I ragazzi e le ragazze hanno ribadito la necessità di tutelare i diritti umani di Salis e di quanti si trovano nelle sue condizioni, attaccando il governo Meloni di inasprire le pene e di intervenire solo in un’ottica repressiva.
repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it) , 2024-02-09 10:24:23 ,www.repubblica.it