Le «manovre» attribuite ai politici, non più ai tecnocrati
Sul Pnrr la partita dell’Italia con Bruxelles non è più una questione di regole e tantomeno di numeri: è diventata una questione politica. Ne è convinta la premier, secondo la quale gli ultimi accadimenti sulla trattativa sono il segno che è iniziata la campagna elettorale per le Europee.
Ieri la dichiarazione di un portavoce della Commissione — critico con le misure del governo sulla Corte dei conti — ha convinto Meloni a reagire per sconfessare il rappresentante di Bruxelles. Il fatto che la lunga nota di Palazzo Chigi confuti punto per punto quella tesi, testimonia l’intenzione della premier di voler stoppare sul nascere un’operazione politica di cui c’era sentore da giorni nell’esecutivo e nella diplomazia. L’idea di far passare l’Italia come un Paese dove si smantellano le istituzioni di controllo è vissuta come il tentativo di accostare Roma a Budapest, a cui l’Europa ha sospeso i fondi «a tutela degli interessi finanziari» dell’Unione per non avere disposto «un controllo adeguato sulla spesa».
Una manovra spericolata e persino infondata, a sentire…
Author: Francesco Verderami
Data : 2023-06-02 21:41:20
Dominio: www.corriere.it
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