Oliviero Alotto, una corsa in solitaria per 200 chilometri lungo il Mekong che soffre

Oliviero Alotto, una corsa in solitaria per 200 chilometri lungo il Mekong che soffre

Oliviero Alotto, una corsa in solitaria per 200 chilometri lungo il Mekong che soffre


Una corsa in solitaria lunga duecento chilometri in tre giorni, senza tappe intermedie, lungo il fiume Mekong. Un’impresa estrema quella di Oliviero Alotto, torinese, attivista di Slow Food che continua a raccontare a suo modo come i cambiamenti climatici incidono sull’ambiente, le comunità locali, gli animali. Nel mondo. E dopo aver corso sempre in solitaria per tre giorni nel giugno del 2019 per 250 chilometri in Groenlandia per testimoniare lo scioglimento dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale, il 16 dicembre ripeterà la sua impresa in Laos. E questa volta, con la sua avventura estrema, vuole mostrare al mondo gli effetti della siccità in uno dei più grandi ed evocativi corsi d’acqua del Pianeta.

 “Voglio far innamorare le persone di questo luogo e invitarle a difenderlo – ha spiegato Alotto prima di trasferirsi in Asia dove si sta allenando – una denuncia verso una politica ambientale fatta di parole e pochi fatti, come dimostra la recente Cop27 e uno stimolo per tutti noi affinché con i nostri comportamenti quotidiani possiamo contribuire a limitare i danni di questa terribile crisi climatica”. Il delta del Mekong, ha raccontato Alotto che è anche il responsabile della condotta Slow Food di Torino, è messo a dura prova. “Uno dei luoghi più fertili del mondo rischia seriamente di non essere più produttivo: il deserto avanza in molte parti del pianeta. Non possiamo più aspettare, bisogna agire”.

L’iniziativa in Laos fa parte della campagna #RunBefore2030 portata avanti da Slow Food: una serie di corse senza sosta per documentare la crisi climatica a cui hanno aderito numerosi atleti.

Alotto prima di partire è rimasto in contatto con un giornalista che da anni segue la situazione ambientale nel Delta del Mekong, David Brown. Corrispondente del The Times, racconta nei suoi reportage cosa sta avvenendo nel fiume che fino a non molti anni fa era considerato uno scrigno di biodiversità e da cui dipendeva la sussistenza di intere comunità. “L’acqua dolce è ora una risorsa che scarseggia nel Delta. Vicino la costa, le falde acquifere sono drasticamente esaurite, dietro le chiuse, i canali sono inquinati. Nell’area centrale, poi, l’acqua superficiale è salmastra per gran parte dell’anno. Perciò adesso si punta solo ad intrappolare l’acqua dolce nelle aree a monte durante la stagione piovosa, per mandarla nei settori assetati durante la stagione secca”.     

L’impresa di Oliviero Alotto che correrà lungo il fiume senza tappe (previste solo brevi soste) dal 16 al 19 dicembre si può seguire sul suo canale Instragram @olivieroalotto 





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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-12-16 03:14:37 ,

www.repubblica.it

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Il post dal titolo: Oliviero Alotto, una corsa in solitaria per 200 chilometri lungo il Mekong che soffre scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-12-16 03:14:37 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue

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