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Dal Regno dei Borbone si irradiò in Francia e Inghilterra
(ANSA) – NAPOLI, 08 MAR – La medicina Omeopatica ebbe una
grande rilevanza a Napoli durante il Regno dei Borbone, da dove
si irradiò in Francia ed Inghilterra, e, attraverso la Sicilia,
in Brasile e nel resto del mondo.
Lo documenta un volume del dott. Carlo Melodia, presidente
della LUIMO (Associazione per la Libera Università
Internazionale in medicina Omeopatica) realizzato per il
bicentenario dell’ Omeopatia nel Regno di Napoli ( “1821-2021
il bicentenario dell’ arrivo della medicina omeopatica a
Napoli., L’ Omeopatra al tempo dei Borbone” (LUIMO, Napoli
2022).
L’a nuova Medicina fu portata a Napoli nel 1821 dai medici
militari delle truppe austriache, nelle cui fila c’ erano
ufficiali medici allievi di Samuel Hahnemann, padre dell’
Omeopatia.
“Ma già nel 1801 – scrive l’ autore del libro – l’ ‘Osservatore
medico’ , periodico scientifico napoletano, aveva dato per primo
in Europa, la notizia della “cura e preservamento dalla
scarlattina con l’ uso della Belladonna omeopatica”.,
Aderì all’ Omeopatia il medico del re Francesco I di Borbone,
Cosmo Maria de Horatiis, direttore della Clinica chirurgica
dell’ Università di Napoli e la nuova medicina , basata sul
“principio dei Simili”, ebbe grande diffusione e fu
sperimentata clinicamente con successo nelle epidemie di tifo e
di colera .
“Nel 1836 si contavano nel Regno 500 medici omeopatici,
moltissimi in Sicilia”. (ANSA).
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2022-03-08 13:02:42 ,