La polizia messicana ha arrestato domenica tre persone forse implicate nell’omicidio di Ornella Saiu, avvenuto il 30 maggio a Playa del Carmen nello Yucatan. Oggi il procuratore di Quintana Roo, Oscar Montes de Oca, ha confermato il fermo dei tre sospettati nello Stato di Veracruz, presto saranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. De Oca non ha rivelato quale sarebbe il nesso degli arresti con l’assassinio. La foto segnaletica diffusa ritrae i volti semicoperti di tre uomini probabilmente intorno ai trent’anni, di cui però la procura non ha rivelato l’identità.
Il movente
Il procuratore generale ha fornito alcune precisazioni sul movente: “Escludiamo che si tratti di un omicidio per estorsione, sicuramente è da collegare al contesto personale, familiare, lavorativo sociale e patrimoniale”. A supporto dell’ipotesi Montes de Oca ha affermato che “si è trattato di un’aggressione diretta puntualmente contro la persona”. Presumibilmente “non c’è stata pianificazione” anche se “non si è trattato di una circostanza casuale”. La consegna dal Veracruz dei tre sospettati permetterà di verificare le informazioni delle autorità e chiarire il quadro.
La vittima e la dinamica
La vittima era una cittadina italiana quarantenne di origine sarda e viveva in Messico da vent’anni, dove aveva avuto un figlio, ora maggiorenne. Erano le 8.30 del mattino e Ornella Saiu stava lavorando al bar caffetteria Sabrina 48, quando un uomo di corporatura robusta e con indosso un casco blu l’ha uccisa, sparandole un colpo di pistola al volto per poi fuggire in moto. Sia il mezzo che che gli indumenti sono stati abbandonati dal killer e recuperati dalla polizia messicana, che ha poi passato al vaglio i filmati delle telecamere e analizzato le testimonianze.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-06-05 19:00:12 ,www.repubblica.it