“Immaginiamo il ragazzo a terra, la famiglia che non lo vede più… ci sta distruggendo l’anima. Chiedo solo perdono al padre, alla madre, alla famiglia, ai compagni, a tutti. Io, più di inginocchiarmi a loro, non so cosa dirgli, ma mi butterò ai loro piedi e chiederò perdono per mio figlio. Mio figlio deve pagare”. Con queste parole, pronunciate con gli occhi lucidi, si è espresso il padre del diciassettenne accusato dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo.
In un incontro a casa sua, il padre ha aperto il suo cuore, rivelando il profondo dolore che sta vivendo. “Posso cominciare solo a chiedere perdono a questa famiglia. È una cosa bruttissima. Solo al pensiero… è una settimana che stiamo distrutti tutti. Noi siamo una famiglia che ha sempre lavorato. Ci sono stati degli sbagli, degli errori che ho fatto anche io, che ho commesso nel passato. Ho trovato la mia strada e sto lavorando. Mio figlio l’ha fatta molto grossa e la deve pagare per tutto quello che la Giustizia chiede. Noi non ci siamo opposti a nulla, abbiamo solo cercato di dire di aiutarlo. Tramite assistenti sociali, persone con cui può parlare un ragazzo di 17 anni. Ha fatto una bruttissima cosa e va condannato e deve pagare per quello che ha fatto”.
Il padre non trova pace da quando Giovanbattista è stato ucciso, all’alba del 31 agosto, a piazza Municipio. Egli riflette anche sul suo ruolo come genitore e il senso di colpa che lo assale. “Mi vivo molto il fallimento di me stesso per non aver potuto dare più tempo a mio figlio, per portarlo su una strada migliore. I genitori di Giovanbattista hanno tutto il mio appoggio. La giustizia deve arrivare, arriverà. Togliere una vita è la cosa più grave che esista al mondo, è una cosa che ti porterai dietro per tutta la tua vita. È giusto che sia così. Perché tu hai la fortuna che adesso vivi. Lui non ce l’ha, la fortuna. Lui adesso sta a terra. Io sto distrutto, ma io mi metto nei panni della famiglia. Se un giorno la incontrerò (la famiglia di Gianbattista, ndr) io più di inginocchiarmi non so cosa dirgli, mi butterò ai loro piedi e cercherò perdono per mio figlio”.