Pierangelo Pellizzari – l’uomo di 61 anni che ieri mattina ha ucciso a colpi di arma da fuoco la moglie Rita Amenze – si era nascosto in una vecchia abitazione di famiglia poco distante dall’abitazione in cui viveva. A incastrarlo alcuni rumori uditi dai carabinieri. Il killeri si è arreso senza opporre resistenza.
Pierangelo Pellizzari – l’uomo di 61 anni che ieri mattina ha ucciso a colpi di arma da fuoco la moglie Rita Amenze, 31 anni, nel piazzale dell’azienda in cui lavorava la donna a Noventa Vicentina – dopo l’arresto da parte dei carabinieri si è avvalso della facoltà di non rispondere. A riferirlo sono stati gli stessi militari del nucleo provinciale di Vicenza in una nota diramata in serata, spiegando che il presunto killer è stato interrogato dai pubblici ministeri titolari dell’indagine, Angelo Parisi e Hans Roderich Blattner, ma che ha preferito al momento non rispondere alle domande che gli sono state poste. L’uomo – difeso dall’avvocato Michele Albertazzi – è accusato di omicidio aggravato, porto abusivo di arma, rapina aggravata e minaccia aggravata e dopo le formalità di rito è stato condotto presso il carcere di Vicenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’arresto è avvenuto alle 14 di oggi: Pellizzari, dopo aver fatto fuoco contro la moglie ieri alle 7 del mattino, si è dato alla fuga ed è stato rintracciato nei pressi di un’abitazione di famiglia in disuso a poche decine di metri dalla sua abitazione; qui era stato predisposto un servizio di osservazione. Il killer è stato scoperto dopo che i carabinieri di Vicenza hanno udito alcuni rumori sospetti: alla vista dei carabinieri Pellizzari, disarmato e senza opporre resistenza, è stato bloccato e condotto presso il Comando Provinciale dell’Arma.
Proseguono nel frattempo le ricerche dell’arma del delitto: gli inquirenti dovranno poi verificare cosa Pellizzari avesse fatto prima dell’omicidio e dopo fino alla momento del suo fermo, oltre che capire il movente ed eventuali coinvolgimenti di terze persone sia nel femminicidio che nelle ore della fuga. Non è infatti escluso che il 61enne possa aver trovato delle complicità in conoscenti che potrebbero averlo aiutato a nascondersi, non segnalando la sua presenza a carabinieri e polizia impegnati nelle ricerche.
L’ennesimo femminicidio si è consumato ieri mattina nel parcheggio della Meneghello Funghi, azienda presso la quale lavorava Rita Amenze. È lì che l’assassino si è recato poco dopo l’alba, ed è lì che intorno alle 7 ha incontrato la donna. I due hanno discusso per alcuni istanti, al termine dei quali il killer ha estratto una pistola ed ha aperto il fuoco, uccidendo la donna sul colpo.
Source link
di Davide Falcioni
www.fanpage.it
2021-09-11 19:13:21 ,