‘’Su quella panchina potevamo esserci tutti’’ sono le parole di una manifestante che, megafono alla mano, sottolinea e condanna l’atto di violenza accaduto a Castellammare. A due settimane dall’aggressione omofoba la Castellammare che dice ‘’no’’ alle discriminazioni si ritrova al presidio organizzato da più associazioni arcobaleno davanti al Comune in piazza Giovanni XXIII. “Non possiamo accettare il silenzio, soprattutto quello delle Istituzioni democratiche” hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni. ‘’No all’omofobia’’ è il leit motiv degli interventi che si sono susseguiti davanti all’ingresso di Palazzo Farnese. “Al sindaco – esordisce Daniela Falanga chiediamo risposte chiare’’. Risposte – prosegue la Falanga ‘’ che fino ad ora non sono state date. Risposte su questioni che ledono le vite personali’’. Il Pride Vesuvio Rainbow di Torre Annunziata, il DROP di Vico Equense e Antinoo Arcigay Napoli già nei giorni scorsi avevano denunciato il silenzio istituzionale. ‘’La sola scelta che abbiamo fatto è essere noi stessi’’ così inizia il suo intervento il rappresentante del Pride di Torre Annunziata sottolineando come aveva fatto già Antonello Sannino dell’Arcigay di Napoli che “i giovani aggrediti hanno rifiutato di farsi accompagnare in ospedale e hanno preferito non denunciare l’accaduto per paura e per timore di dover fare coming out in famiglia’’.
‘’Nel portare tutta la nostra vicinanza e solidarietà ali morti, – ha aggiunto Sannino- ricordiamo che le associazioni Pride Vesuvio Rainbow e Antinoo Arcigay Napoli sono a disposizioni di tutte le persone vittime di odio e discriminazione e per facilitare processi di aggregazione e integrazione’’. Al presidio erano presenti le donne del Cif, la parlamentare dei Cinque Stelle Carmen Di Lauro con la senatrice Teresa Manzo, i consiglieri di opposizione Tonino Scala, Andrea Di Martino, Michele Starace, Francesco Nappi, una delegazione del Partito Democratico con il segretario Peppe Giordano, il presidente Elefante e la vice Di Nocera, una delegazione di Più Europa con il coordinatore Francesco Somma, i giovani democratici, il Comitato dei Progressisti Stabiesi. A rappresentare l’Amministrazione l’assessore alle Politiche Sociali Sabrina De Gennaro che ha ribadito la volontà di aprire a Castellammare uno sportello Lgbt. “Questo ha concluso Daniela Falanga – è l’inizio di momenti che vanno riproposti. Castellammare è una terra di camorra dove bisogna unirsi per debellare la cultura macista. Le libertà di tutti vanno proclamate e tutelate. Questo è un presidio di libertà e ce ne saranno altri se le amministrazioni non ci risponderanno’’. I consiglieri di opposizione hanno preso l’impegno al termine del sit-in di chiedere conto all’Amministrazione Cimmino sia del manifesto vietato che dell’istallazione di una panchina arcobaleno. Proprio i giovani dem già intervenuti in difesa della coppia di fidanzati, ricordano di essere stati promotori della mozione presentata 5 mesi fa dal capogruppo Pd Iovino.
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di Vincenzo Lamberti
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2021-11-14 19:27:57 ,