OpenAI ha portato a termine una importante acquisizione che non riguarda brevetti né startup collegate all’intelligenza artificiale: è un dominio molto raro e pregiato come chat.com, che se ora viene digitato nella barra del browser porta diretto alla pagina iniziale di ChatGPT. Non è ancora chiaro quanto sia stato l’esborso complessivo, ma è molto probabilmente più alto di quanto ricompensato soltanto circa un anno fa dal precedente proprietario, che aveva investito ben 15 milioni di dollari.
Ed è stato proprio Dharmesh Shah, co-inventore di HubSpot – società di sviluppo e distribuzione di software per marketing e servizio clienti – a rivelare su X di aver venduto a OpenAI il dominio chat.com, che poi è uno dei più vecchi registrati sul web dato che è datato 1996. Passato più volte di mano, ora dovrebbe rimanere stabilmente a re-indirizzare sulla homepage di ChatGPT, il celebre chatbot AI utilizzato quotidianamente da milioni di persone. Shah aveva acquistato per circa 15 milioni di dollari il dominio chat.com un anno fa, ma non è stata resa pubblica la somma che ha ricevuto da OpenAI, che potrebbe aver richiesto un accordo di riservatezza sulla transazione. Un dominio così corto e potente è un’arma molto pregiata per un servizio online, dato che può rispondere anche per un migliore posizionamento sui motori di esame.
X content
This content can also be viewed on the site it originates from.
Non è quindi ancora chiaro l’esborso di OpenAI, ma è difficile ipotizzare che sia superiore all’attuale detentore del dominio più costoso di sempre (che sia stato reso pubblico) ovvero cars.com, che era stato acquistato per ben 872 milioni di dollari nel 2017 dalla Gannet Co., Inc per il portale di acquisto auto omonimo. Il secondo dominio più costoso sembra essere business.com che è stato rilevato per 350 milioni di dollari nel 2007 dalla società RH Donnelley, specializzata nella esame di attività commerciali online. Il terzo è lasvegas.com che è stato valutato 90 milioni di dollari nel 2005 ed è stato venduto alla Las Vegas Convention and Visitors Authority (LVCVA), che si occupa di promuovere e gestire le attività a Sin City.