La vicenda relativa alla leadership di OpenAI dopo il licenziamento di Sam Altman dello scorso 17 novembre è stata molto vicina a vivere un clamoroso colpo di scena. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, il consiglio di amministrazione della società di San Francisco avrebbe infatti chiesto all’ad della rivale Anthropic, l’italo americano Dario Amodei, di sostituire il 38enne di Chicago e di valutare addirittura la possibilità di fondere le due aziende di intelligenza artificiale.
Amodei, che insieme alla sorella Daniela aveva prima lavorato proprio in OpenAI per poi, a inizio 2021, fuoriuscirvi e fondare una nuova startup, avrebbe risposto di no a entrambe le proposte. Non sarebbe disposto né a lasciare la propria creatura per andare a ricoprire un ruolo apicale nella sua vecchia società, né tantomeno a rendere le due una sola realtà. D’altronde i fratelli Amodei avevano scelto di abbandonare OpenAI in seguito a disaccordi sulle modalità da seguire per garantire lo sviluppo e la sicurezza dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale.
Nel tempo, Anthropic ha ottenuto importanti finanziamenti da colossi del calibro di Alphabet, per un totale di circa due miliardi di dollari, e Amazon, che nella startup ha invece investito il doppio. I fratelli Amodei hanno inoltre lanciato il proprio chatbot Claude, un vero e proprio competitor sul mercato di ChatGPT, prodotto di punta di OpenAI.
Intanto, lo scorso 19 novembre è arrivata la nomina ad interim dell’ex ad di Twitch Emmett Shear quale successore di Sam Altman. Quest’ultimo, dopo aver provato a rientrare nella società che aveva fondato nel 2015 insieme a Elon Musk, ha trovato una nuova casa in Microsoft, uno dei maggiori finanziatori di OpenAI. Il 20 novembre era poi arrivata la minaccia di licenziarsi da parte della quasi totalità dei dipendenti della società di San Francisco, incluso uno dei membri del consiglio di amministrazione, ora ridotto a quattro unità.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-11-21 13:49:16 ,