OpenAI fa il suo ingresso in Unione europea. In una nota pubblicata sul proprio sito, la società che ha sviluppato ChatGPT ha ufficializzato l’apertura di un nuovo ufficio a Dublino. L’obiettivo della startup di San Francisco è quello di far crescere nel prossimo anno un team capace di impegnarsi in tutti gli aspetti dell’attività aziendale, segno di un impegno a servire sempre meglio il mercato europeo.
In Irlanda OpenAI, come spiega l’ad Sam Altman, ha trovato un luogo in cui coesistono “una forza lavoro di talento” e il sostegno “all’innovazione e alla crescita aziendale responsabile“. Ingredienti che amplificano l’entusiasmo che accompagna l’espansione nel vecchio continente della società. “La forza dell’ecosistema tecnologico e di startup irlandese a Dublino e in città come Cork, Galway e Limerick – si legge nel comunicato – ha mostrato una crescita e un progresso impressionanti. Siamo pronti a collaborare con il governo per supportare la loro strategia nazionale sull’intelligenza artificiale, nonché a lavorare con l’industria, le startup e i ricercatori per comprendere le priorità e le idee per promuovere lo sviluppo e l’implementazione della tecnologia”.
OpenAI ha inoltre “mosso i primi passi – prosegue la nota – per fornire accesso alla nostra tecnologia e offrire tutoraggio all’acceleratore giovanile irlandese Patch, un’organizzazione no-profit che supporta ragazzi eccezionali tra i 16 e i 21 anni facendoli crescere e apprendere attraverso i propri progetti imprenditoriali”.
Oltre a quelle di Michael Lohan, amministratore delegato di Ida Ireland, l’agenzia che si occupa dell’attrazione e del mantenimento degli investimenti diretti esteri nel paese, la scelta della società californiana di investire in Irlanda ha attirato le parole al miele del ministro per le Imprese, il commercio e l’occupazione Simon Coveney: “Affinché l’Irlanda possa beneficiare dell’intelligenza artificiale è essenziale garantire la presenza di un ecosistema forte e di supporto e crediamo che aziende come OpenAI, operando in Irlanda, possano contribuire a costruire sulle nostre basi per sostenere la ricerca e l’innovazione emergenti sull’intelligenza artificiale, e garantire che la nostra forza lavoro sia ben preparata”.
Nella nota pubblicata sul proprio portale, oltre a indicare nella capacità della comunità irlandese di creare sinergie tra pubblico e privato, mondo accademico e startup, OpenAI ha pubblicato nove offerte di lavoro per reclutare i primi dipendenti della sede dublinese.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-09-14 14:51:24 ,