Dopo le parole sul Dc9 Itavia «colpito da un missile francese», attesa per mercoledì una riunione dei magistrati per decidere come procedere. Renzi: se ha altri elementi, lo dica alle autorità
ROMA — Da grande contenitore di ipotesi investigative, l’inchiesta sulla strage di Ustica, coordinata dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dal sostituto Erminio Amelio, potrebbe compiere un salto di qualità. Pur nelle difficoltà dovute ai quarantatré anni trascorsi (era il giugno 1980) potrebbe ancora separare la verità dei fatti dalle molte menzogne. Con questo obiettivo i magistrati decideranno nei prossimi giorni se convocare Giuliano Amato negli uffici di piazzale Clodio.
L’ex presidente del Consiglio, già numero uno della Corte costituzionale, ha rilasciato un’intervista a Repubblica per ricostruire gli avvenimenti di cui è stato anche protagonista. I magistrati valuteranno se sia il caso di approfondire cercando di ottenere anche dettagli riservati. Amato ha parlato chiaramente di un depistaggio insistente da parte degli apparati militari (non solo dell’epoca). I pm potrebbero chiedere maggiori delucidazioni.
Fondamentale in questa lunga storia di disinformazione è capire chi fosse davvero a conoscenza dei fatti e quali ordini ricevette all’epoca. Ovviamente la strada è in salita ma questo i magistrati romani lo hanno già messo in conto. E in questo contesto cercheranno di scoprire se possano esserci elementi inediti, dunque da approfondire.
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Author: Adriana Logroscino e Ilaria Sacchettoni
Data : 2023-09-03 19:30:17
Dominio: www.corriere.it
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