Le ore più difficili per l’amministrazione comunale di San Giuseppe Vesuviano sono cominciate dalla conclusione delle indagini da parte della commissione d’accesso sugli affari del Comune. Sulla squadra di governo locale pende il rischio dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche, ora al vaglio della prefettura di Napoli che dovrà valutare le anomalie registrate da agosto a oggi dal pool inviato dagli uffici territoriali do governo all’ombra del Vesuvio. Dopo sei mesi di accertamento gli investigatori scelti dall’ex prefetto napoletano Marco Valentini “lasciano” ufficialmente il municipio di piazza Elena d’Aosta. Nei prossimi giorni consegneranno una relazione finale al prefetto di Napoli – oggi c’è Claudio Palomba a capo dell’ufficio di piazza del Plebiscito – che dovrà valutare se avanzare o meno la richiesta di scioglimento del consiglio comunale al Ministero dell’Interno. Sono ore difficili per il Comune perché andare incontro a uno stop forzato dell’amministrazione per infiltrazioni delle organizzazioni criminali in municipio rappresenterebbe una grande sconfitta per la squadra di governo cittadina trainata dal sindaco leghista che negli anni s’è sempre sconfitto contro la criminalità prendendo parte a numerose iniziative sul territorio. Se ne saprà di più nelle prossime settimane, quello che è certo è che le indagini – coordinate dal viceprefetto Maria Luisa Trezza e affidate al commissario capo della questura di Napoli Riccardo Buonomo e al capitano della guardia di finanza Antonio Pacelli – si sono formalmente concluse. La commissione d’accesso è arrivata a palazzo di città a fine luglio scorso, un insediamento accolto come un fulmine a ciel sereno dai vertici della compagine di governo. Tanti i documenti chiesti e ottenuti dal segretario generale in questi mesi, tante le ombre su cui gli investigatori hanno concentrato le proprie attenzioni. Dalla lotta all’abusivismo edilizio all’assegnazione di appalti per strade e scuole, lavori effettuati negli anni scorsi. Ma la commissione d’accesso ha acceso i riflettori anche su numerosi atti tra affidamenti diretti e procedure per l’assegnazione di incarichi: tutto finito al centro di un’indagine destinata a chiarire se la ‘longa manus’ delle organizzazioni criminali abbia nuovamente interessato San Giuseppe Vesuviano. La città che un tempo era il motore commerciale ed economico dell’intero hinterland vesuviano ha subìto già in passato lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Un’onta che il sindaco leghista, Vincenzo Catapano, spera di tenere lontano fino alla fine del suo mandato.
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di Andrea Ripa
www.metropolisweb.it
2022-02-01 08:40:50 ,