A 17 milioni di anni luce dalla Terra c’è una strana galassia. Si chiama M64, ma è stata ben presto ribattezzata “Occhio Nero” o “Occhio del Diavolo”, per via di quel particolare alone nero che circonda il suo nucleo luminoso, che – bisogna ammetterlo – le conferisce un aspetto un po’ sinistro. E non è l’unica stranezza di M64: i gas nelle regioni più esterne, infatti, ruotano in senso opposto a quelli nelle regioni interne. Come mai? Oggi il team di Adam Smercina dell’Università di Washington ritiene di avere le prove che M64 abbia mangiato un’altra galassia più piccola, molto simile alla Piccola Nube di Magellano, circa un miliardo di anni fa. La scoperta potrebbe aiutare gli astronomi a capire meglio l’origine e l’evoluzione delle galassie e prevedere il futuro della nostra, la Via Lattea.
La galassia M64
M64 è stata scoperta dall’astronomo inglese Edward Pigott e, come si può chiaramente vedere nell’immagine scattata con il telescopio Hubble della Nasa, è una galassia a spirale in cui si distingue un nucleo luminoso avvolto da un alone di gas e polveri nero, che assorbe la luce oscurando in parte la galassia. Ancora più affascinante del suo aspetto è il fatto che il materiale che compone le regioni esterne e quello delle regioni interne si muovono in senso opposto, suggerendo che abbiano avuto una diversa origine. Là dove i due fronti di gas si scontrano, poi, si formano molte nuove stelle.
L’origine delle stranezze di M64
L’ipotesi principale per spiegare gli strani movimenti dei gas nelle due regioni della galassia era che a un certo punto della sua storia, circa un miliardo di anni fa, M64 abbia mangiato una sua galassia satellite più piccola. Tuttavia, le osservazioni non avevano trovato prove convincenti a sostegno del “cannibalismo galattico” (che pure non è un fenomeno infrequente), tant’è che si erano formulate ipotesi alternative, per esempio che l’anello esterno fosse stato assorbito da M64 dallo Spazio intorno o che sia stato scippato a un’altra galassia di passaggio.
Oggi, però, il team di Adam Smercina dell’Università di Washington ritiene di aver accumulato dati a favore del cannibalismo galattico, e nella ricerca (accettata per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters e per ora disponibile su arxiv) traccia anche il profilo della galassia satellite inglobata da M64.
Gli scienziati sostengono che grazie alle osservazioni con il telescopio Subaru hanno individuato chiari segni di interazione gravitazionale tipici di due galassie che si fondono, confermati anche dalle simulazioni al computer. La distribuzione stellare nell’attuale M64 sarebbe compatibile con quella che si otterrebbe con l’assorbimento di una galassia nana da parte di una più grande.
La galassia satellite
Grazie ai dati sulla composizione di M64 raccolti da Hubble, poi, i ricercatori sono riusciti a ricostruire alcune caratteristiche della galassia inglobata. Prima di essere mangiata, doveva avere una composizione e una massa stellare (di circa 500 milioni di masse solari), molto simili alla Piccola Nube di Magellano, una galassia nana che orbita intorno alla Via Lattea e che probabilmente avrà un destino simile.
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di Mara Magistroni www.wired.it 2023-05-30 15:00:17 ,