«Ho imparato la voglia di vivere, non ho mai cercato sul web il mio tumore». E poi: «Ho avuto una grande scuola da Luca Coscioni. La sua associazione mi ha aperto gli occhi sul mondo dei malati e della malattia»
Emma Bonino sta bene. Lo ripete convinta: «Mi sento bene». Dopo aver annunciato a
Belve
di essere guarita dal tumore al polmone sinistro, la storica leader dei Radicali aspetta il 19 ottobre, giorno dell’ultima Tac, per festeggiare. Nei 36 minuti in cui la incontriamo su Zoom, l’ex ministra e commissaria europea parla del tumore, «tu-mo-re» (scandisce le sillabe) non «alieno», non «male oscuro», e delle difficoltà affrontate negli ultimi otto anni: «Sono riuscita a separare me dalla mia malattia, ho lasciato tutto in mano a degli ottimi medici: dal professor Santini al professor Cortesi. Il microcitoma aveva la capacità di recidiva anche in altri organi quindi ho fatto un lungo percorso di radioterapia. Dopo otto anni eccomi qua. I miei capelli non cresceranno più, ma intanto 1 a 0 per me». Poi precisa: «Questa è l’unica intervista in cui parlo del tumore. L’ultima».
Cosa ha capito in questi otto anni?
«Ho scoperto di essere una persona paziente, non me lo sarei mai immaginata. Anche adesso faccio tutti i giorni fisioterapia, me l’hanno ordinata dopo essermi rotta il grande trocantere, l’osso vicino al femore. Meno male che il fisioterapista Paolo Baron, oltre a essere un bravissimo professionista, è…
Author: Virginia Nesi
Data : 2023-10-15 05:11:45
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO