ORISTANO – Tre motociclisti morti nello scontro con un auto. E il rogo sviluppato dai motori in fiamme che si trasforma in un incendio nella campagna sarda. Una scena apocalittica quella che si sono trovati davanti i soccorritori arrivati nel pomeriggio di oggi, sabato 6 luglio, sulla provinciale 11, all’altezza di Paulilatino.
La comitiva di centauri in gita la lago
I tre giovani centauri (Mario Sedda e Roberto Daga, entrambi di 27 anni, e Giovanni Melis, di 30, tutti residenti a Paulilatino) facevano parte di una comitiva di amici, tutti appassionati delle due ruote, di ritorno dal lago Omodeo per una gita fuori porta. Lo scontro è avvenuto su un tratto di strada rettilineo ma pieno di dossi, e ha riguardato quattro moto e un’auto. A causa dell’impatto, violentissimo, si è innescato un gigantesco rogo che ha richiesto l’intervento di tre Canadair decollati dalla base di Olbia, due Super Puma e un elicottero. Quando sono arrivati i soccorritori, per tre dei motociclisti della comitiva non c’era nulla da fare nulla da fare.
Due feriti nell’impatto
Ricoverati in ospedale, in condizioni non gravi, un quarto motociclista e il condudente della vettura. Sul posto oltre ai medici del 118 con ambulanze e due elicotteri dell’Elisoccorso, i carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia stradale.
Il ricordo del sindaco
Al riconoscimento delle prime due vittime ha contribuito il sindaco Domenico Gallus, intervenuto sul posto anche come medico. “Una scena terribile – ha raccontato all’Ansa – Se ne vanno due ragazzi educatissimi e stimatissimi in tutto il paese. Da quello che abbiamo potuto apprendere – ricostruisce il sindaco -, proprio il dosso nel lungo rettilineo ha impedito che conducenti di auto e moto potessero fare qualcosa. Una scena straziante”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-07-06 17:47:06 ,www.repubblica.it