Mancano davvero pochi giorni agli Oscar 2023: nella notte di domenica 12 marzo a Los Angeles saranno assegnati gli Academy Awards e scopriremo dunque quali tra i film candidati, e soprattutto tra i favoriti, riceveranno le ambite statuette. Nel frattempo, però, come ogni anno infuriano polemiche e indiscrezioni che poco hanno a vedere con la qualità dei titoli cinematografici in sé. In questa 95esima edizione tutto è iniziato appena dopo l’annuncio delle nomination, dove – nella categoria di miglior attrice protagonista – è spuntata a sorpresa l’inglese Andrea Riseborough, candidata agli Oscar 2023 per To Leslie: poiché considerata un’outsider in una corsa che vede nomi come Cate Blanchett, Michelle Williams e Michelle Yeoh, molti hanno sostenuto che la sua nomination fosse frutto di una campagna studiata a tavolino dal regista del film e dalla moglie, Michael Morris e Mary McCormack, per fare lobby sulle celebrità loro amiche; un’indagine aperta dall’Academy, però, ha dimostrato che non sono state violate le regole per una corretta campagna di promozione. Anche un recente post di Michelle Yeoh, favoritissima per Everything Everywhere All At Once, è stato tacciato di scorrettezza perché nominava la competitor Blanchett, ma è poi stato rimosso.
La polemica del 2022 riemerge
A proposito di provvedimenti presi dall’Academy, siamo sicuri che quest’anno alla cerimonia non vedremo Will Smith, cacciato per dieci anni dopo lo schiaffo dato nell’edizione dell’anno scorso al comico Chris Rock, “reo” di aver fatto battute su sua moglie. E in questi giorni si torna a parlare proprio di questo fattaccio per diverse ragioni: non solo Rock ha affrontato ampiamente e pubblicamente il tema in un suo recente e seguitissimo special comico su Netflix (“La gente mi chiede: Ha fatto male? Fa ancora male! Sento ancora Summertime [una canzone di Smith, ndr] che mi fischia nelle orecchie“, ha raccontato lui), ma anche perché People ha riportato la notizia che Smith avrebbe cercato più volte di farsi perdonare dal comico, dicendosi “pieno di rimorsi” ma senza tuttavia trovare riscontri positivi.
L’esibizione che non ci sarà
Su tutt’altro tenore, si parla molto anche del coinvolgimento o meno di Lady Gaga nella cerimonia in onda in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles domenica sera: la popstar, infatti, è nominata per il brano Hold My Hand, dalla colonna sonora di Top Gun: Maverick, come miglior canzone originale. Tuttavia, mentre gli altri artisti nominati – Rihanna con Lift Me Up, Sofia Carson e Diane Warren con Applause, il cast di RRR con Naatu Naatu e Son Lux, Mitski e David Byrne con This Is a Life – si esibiranno dal vivo, pare che la cantante abbia scelto di non esibirsi. La sua canzone sarà ricordata con alcune clip anche se Lady Gaga dovrebbe essere comunque presente durante la serata: questo perché, attualmente impegnata sul set di Joker: Folies à Deux, non riuscirebbe a trovare il tempo per fare delle prove sufficienti a garantire una performance al livello richiesto dalla notte degli Oscar. Una scelta saggia per la sua carriera ma che comunque fa discutere. Come del resto ogni cosa nei giorni prima questa attesissima celebrazione della quintessenza di Hollywood.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-03-09 10:00:00 ,