Sembra strano dirlo, ma per essere nominati agli Oscar i film devono arrivare nelle sale cinematografiche. Una constatazione ovvie che in realtà porta con sé una complessità che dice molto del modo che ai giorni nostri abbiamo di fruire il cinema. L’ultima novità a riguardo è arrivata nelle scorse ore per quanto riguarda il regolamento proprio dei premi cinematografici più importanti del mondo: l’Academy ha infatti deciso che, a partire dalla 97esima edizione che riguarderà dunque le pellicole uscite nel corso del 2024, ci saranno nuovi criteri di ammissibilità. Per poter essere candidato alle ambite statuette ogni film dovrà rimanere in sala per almeno sette giorni, consecutivi o meno, come già stabilito, ma dovrà espandere ulteriormente la sua presenza.
Se prima infatti bastava che il film uscisse in solo una delle grandi città che rappresentano i più grandi bacini di spettatori negli Stati Uniti (per esempio Los Angeles e New York), d’ora in poi la permanenza in sala dovrà essere garantita in dieci dei 50 mercati principali degli Stati Uniti (con la possibilità di includere anche due mercati internazionali) e non dopo 45 giorni dal debutto ufficiale. Anche se questo criterio riguarda espressamente la categoria di Miglior film, è chiaro che l’Academy vuole riportare alla centralità l’esperienza in sala, ovviando all’abitudine soprattutto dei film prodotti dalle piattaforme di streaming di arrivare in distribuzione fisica solo per il tempo e nei luoghi strettamenti necessari a risultare candidabili.
“Come facciamo ogni hanno abbiamo rivisto e ricalibrato i nostri requisiti per le candidature agli Oscar”, hanno fatto sapere il ceo dell’Academy Bill Kramer e il presidente Janet Yang: “In sostegno alla nostra missione ci celebrare e onorare le arti e le scienze del filmmaking, la nostra speranza è di espandere la traccia lasciata dai film e incoraggiare il pubblico di fruirli in sala”. La decisione è arrivata dopo lunghe conversazioni coi vari partner dell’industria cinematografica ed è stata accolta con grande entusiasmo dalla National Association of Theatre Owners: “A nome di tutti gli uomini e le donne che lavorano nei cinema in tutti gli Stati Uniti, applaudiamo la decisione degli Oscar di richiedere ai nominati per Miglior film di avere una presenza in sala molto più forte a partire dal 2025”, ha dichiarato il presidente Michael O’Leary.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-06-22 08:47:49 ,