Se avete ascoltato parlare dell’Oscillococcinum sarà stato sicuramente in questa stagione, perché come ogni anno, l’influenza torna a fare capolino e si riprende a parlare di sintomi, contagi ed eventuali rimedi per prevenirla o curarla. Premesso che il vaccino antinfluenzale “è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze”, come si legge sul sito del incarico della Salute, spesso si parla anche di rimedi non convenzionali come quelli omeopatici. Uno di questi è appunto l’Oscillococcinum, che nel contesto dell’omeopatia viene utilizzato per alleviare e prevenire i sintomi influenzali. È importante però ricordare che si tratta di un prodotto senza indicazioni terapeutiche approvate, come ricorda la stessa Boiron, che lo produce.
Cos’è l’Oscillococcinum
L’Oscillococcinum ha una formulazione in granuli per uso sublinguale, ossia da sciogliere sotto la lingua. I granuli contengono, oltre a lattosio e saccarosio come eccipienti, “Anas barbariae hepatis et cordis extractum 200K”, ossia estratto di cuore e fegato di anatra muschiata alla diluizione 200K. “K” sta per “Korsakov”, il cognome del medico militare che avrebbe inventato l’omonimo maniera di diluizione. Quest’ultimo consiste sostanzialmente nel riempire di acqua il flacone che ha in precedenza contenuto la sostanza considerata attiva, scuoterlo energicamente per “dinamizzare” il contenuto e poi svuotarlo e riempirlo di nuovo il numero desiderato di volte (in questo caso 200). Il risultato è una soluzione estremamente diluita, o che addirittura non contiene più alcuna traccia della molecola di partenza.
Cos’è l’omeopatia
Il concetto dell’omeopatia è proprio questo, ossia che l’acqua venuta a contatto con un certa molecola e “dinamizzata” ne conservi in qualche modo la memoria.
In generale, però, “le idee che sono alla base dell’omeopatia non sono accettate dalla scienza e non sono coerenti con le leggi della fisica moderna”, come si legge in una pagina informativa dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). “Non vi è alcuna prova scientifica sul principio fondante dell’omeopatia né sulla possibilità di trasformare sostanze in medicine diluendole e scuotendole in acqua (succussione)”, prosegue la pagina dell’Iss: “Al di là della difficile spiegazione razionale del suo meccanismo di azione, l’omeopatia ha dimostrato di essere efficace per qualche indicazione terapeutica solo in pochissime sperimentazioni cliniche a cui è stata sottoposta nel corso del tempo, e queste sono risultate di scarsa qualità e attendibilità. Per cui anche dal punto di vista della medicina basata sulle prove di efficacia (Ebm – Evidence Based Medicine) non ci sono evidenze per considerare l’omeopatia clinicamente efficace”.
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di Sara Carmignani www.wired.it 2024-11-25 16:21:00 ,