«Si percepisce un silenzio assordante tra gli amministratori locali sul tema dei diritti alla salute negati ai cittadini abitanti nel nostro distretto sanitario. Si pensi che in un recente convegno, organizzato proprio per mettere in evidenza il tema delle carenze dell’assistenza sanitaria nel nostro territorio, pur invitati, il solo sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, ha avuto la sensibilitá di partecipare ed intervenire, al contrario del Commissario prefettizio di Torre Annunziata e dei sindaci di Boscotrecase e di Boscoreale, del tutto assenti ingiustificati». Le parole durissime sono quelle pronunciate da Mario Trerè, delegato territoriale del Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana che conosce bene la situazione della medicina territoriale di tutta l’area e non solo. «Eppure i problemi sul tappeto sono tanti e tutti di fondamentale importanza, a cominciare dall’Ospedale di Boscotrecase, oramai tolto da 2 anni alla disponibilità dei cittadini locali perché destinato, dall’inizio della pandemia, all’assistenza dei soli pazienti covid, oppure al depotenziamento, percepito dalla cittadinanza, dell’offerta complessiva dei servizi sanitari sul nostro territorio» continua nel suo j’accuse Mario Trerè. Solo recentemente, infatti, è venuta fuori durante una conferenza dell’Asl Napoli 3 Sud che solo a settembre sarebbero ripresi i lavori per riaprire il pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase, diventato nel frattempo il Covid Hospita di tutta l’area sud della provincia di Napoli. «Ancora più incomprensibile è apparsa in questo convegno, l’assenza del sindaco di Boscoreale, cioè un territorio molto vasto che negli anni ha visto prima l’allontanamento dell’ambulanza del 118 e poi la chiusura del Consultorio familiare, che serviva un’utenza di molte migliaia di donne ed era situato all’interno di un quartiere popoloso, praticamente privo di servizi pubblici» spiega Trerè che accusa senza mezzi termini il sindaco di Boscoreale, Antonio Diplomatico, di non aver fatto nulla per fermare questa situazione che coinvolge la gestione della sanità nell’area torrese e boschese. «In definitiva una cittadinanza di più di centomila persone si trova senza un presidio ospedaliero di riferimento e con un’assistenza territoriale che offre consulenze specialistiche prenotabili con tempi biblici» le parole del delegato territoriale del Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana. Che, come accaduto anche per altri leader politici, accusa quei rappresentanti che hanno di fatto abbandonato l’area vesuviana e boschese su un tema così delicato come quello della sanità. “Praticamente centomila persone lasciate al loro destino, e gli amministratori locali cosa fanno? Tranne poche eccezioni, come il sindaco De Luca, non mi pare di percepire molta attenzione sul tema” le parole di Trerè.
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di Giovanna Salvati
www.metropolisweb.it
2022-05-30 08:30:42 ,