Due medici canadesi tornano a mettere in guardia colleghi e pubblico sui rischi dell’uso di ossido di diazoto a scopo ricreativo. Questo gas, volgarmente noto come gas esilarante, sta infatti tornando in voga soprattutto tra i giovani (anche in Europa) come droga da sballo. Nonostante il nome simpatico, non c’è proprio niente da ridere. Oltre ai rischi collegati alle modalità di assunzione impropria e agli effetti immediati, il consumo a lungo termine può portare a carenze di vitamina B12, causa di seri disturbi neurologici soprattutto.
Che cos’è l’ossido di diazoto
La sua formula chimica è N2O e, oltre che come ossido di diazoto e gas esilarante, lo si può trovare indicato anche come protossido di azoto. È appunto un gas ed è ancora utilizzato ad alte concentrazioni (in miscele con ossigeno) nella pratica clinica come analgesico (per alleviare il dolore, quindi) e come anestetico per alcuni interventi chirurgici. Considerato sicuro in mani esperte, viene spesso impiegato in ambito pediatrico, durante il travaglio e dai dentisti. La sedazione avviene per via inalatoria, la sua azione è rapida e rapida è anche la sua eliminazione dal corpo (nell’arco di pochi minuti).
Per le sue capacità di deprimere il sistema nervoso centrale, a basse concentrazioni può causare alcuni effetti collaterali come vertigini, nausea e mal di testa. A concentrazioni troppo elevate, però, è pericoloso e può causare perdita di coscienza, depressione respiratoria e asfissia, cali di pressione, persino aritmie e morte per arresto cardiaco.
Perché viene chiamato gas esilarante
Il nome gas esilarante deriva dalle sue proprietà psicoattive. A determinate concentrazioni può provocare stati di euforia ed effetti dissociativi: per esempio, i sensi risultano alterati, c’è disorientamento, diminuisce l’ansia. Tutti effetti che lo rendono una droga da sballo nota e utilizzata fin dal Settecento e che adesso – come hanno constatato diversi osservatori sulle droghe, anche quello europeo Emcdda nel suo ultimo report – sta tornando in voga, soprattutto tra i giovani.
L’ossido di diazoto, infatti, in molti Paesi può essere procurato facilmente ed è economico. Si possono trovare rivenditori online oppure si può ricavare dalle fonti più disparate, tra cui le bombolette della panna montata spray.
Quali sono i rischi dell’uso ricreativo di ossido di diazoto
Ci sono diversi ordini di rischi collegati all’uso improprio di questo gas. Se viene inalato direttamente dalle bombolette, per esempio, c’è il rischio di lesioni alle vie respiratorie (ustioni da gelo) e ai polmoni. Ci sono poi i rischi immediati connessi alle proprietà del gas alle diverse concentrazioni prima accennati.
Infine, ci sono i rischi a lungo termine conseguenti a un uso prolungato del gas esilarante. In particolare, l’uso cronico di protossido di azoto può causare una carenza funzionale di vitamina B12 (il complesso viene ossidato irreversibilmente), con conseguenze soprattutto neurologiche. Come ricorda anche l’Emcdda, “l’uso regolare e intenso del gas può causare gravi danni al sistema nervoso (neurotossicità)”. Si possono presentare parestesie, ossia formicolii o sensazione di punture di spillo, intorpidimento alle estremità e agli arti soprattutto – manifestazioni di un danno ai nervi sensoriali. Le lesioni possono anche essere più estese e coinvolgere i nervi responsabili del controllo dei muscoli, così che si avverte indebolimento e ci può essere difficoltà a mantenere l’equilibrio e a camminare. Se il danno colpisce anche il sistema nervoso centrale si può arrivare all’incapacità di camminare. Se il problema viene identificato correttamente e trattato, il danno di solito è almeno parzialmente reversibile, ma in letteratura medica ci sono casi di paralisi permanenti, anche se rari.
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di Mara Magistroni www.wired.it 2023-08-22 15:18:20 ,