Non c’è corsa al Palio di Siena. Stravince il favorito Leocorno, che stacca tutti gli altri come non si vedeva da tempo.
E’ il trionfo di Giovanni Atzeni detto Tittìa, alla sua nona vittoria in piazza del Campo, la quarta consecutiva, e che entra così nella leggenda.
Parte subito forte il Leocordo, che stacca subito la Selva. E man mano che la corsa va avanti, il distacco aumenta. E così Tittia regala la vittoia alla contrada.
Il sorteggio aveva messo nell’ordine ai canapi Leocorno allo steccato, Giraffa, Selva, Valdimontone, Onda, Civetta, Tartuca, Nicchio, Lupa e di rincorsa la Chiocciola a cui sono quindi affidati i tempo della mossa (la partenza). E il quadro sembra subito complicarsi: la Chiocciola di riconcorsa vede la rivale Tartuca a centro canapi, in buona posizione, e questo fa temere forti tentennamenti nella rincorsa.
C’è subito una uscita dai canapi, consentita dal mossiere per permettere ai fantini di parlare e prendere accordi. Poi una falsa partenza. Quasi subito dopo la partenza è valida e la corsa incorana Leocorno, Tittia e il suo cavallo. Per Tittia si tratta del nono Palio vinto, mentre per Violenta da Clodia è la prima vittoria sul tufo di piazza del Campo. Il Leocorno non vinceva dall’agosto del 2007
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-08-17 17:17:57 ,firenze.repubblica.it