Paris, Texas è un film del 1984 diretto da Wim Wenders, vincitore della Palma d’oro come miglior film al Festival di Cannes 1984. Ritorna nelle sale cinematografiche restaurato in 4K per i suoi primi quarant’ anni.
È uno dei più grandi ritratti dell’America fatto da un regista non americano. L’America è vista come una distesa marziana, distesa percorsa da un uomo per più di quattro anni che cammina senza memoria ma imperterrito alla studio di Paris ma non in Francia, in Texas un luogo mitico dove i ricordi e promesse si intrecciano in uno straziante vagabondare e risalire alle proprie origini cercando di colmare un vuoto incolmabile. Ci fu un tempo in cui questo uomo aveva un figlio, una colf che lo amava, un fratello che gli ha sempre voluto bene e che lo ritroverà per strada radicalmente smarrito, muto, devastato dal sole e dai ricordi.
Un uomo che cavalca col suo solo passo distanze interminabili, le stesse che possono crearsi tra persone che non sono più in grado di comunicare tra di loro.
Un uomo rotto dentro per qualcosa capitato quattro anni prima che lo portò a fuggire da tutto e tutti e che diventerà un vero e proprio mistero nella trama. Paris, Texas parla di moltissime cose: della fuga, dell’incomunicabilità tra le persone specialmente tra le persone che fanno parte della famiglia, il nucleo primigenio che Wenders vede come primo simbolo degli Stati Uniti d’America.
Dopo Paris, Texas il colore dei tramonti, le riprese dall’alto e le insegne al neon non sono state più le stesse. È una pellicola che anche se immaginassimo muta resterebbe un capolavoro con le musiche di Ry Cooder.
Il film torna in sala grazie alla Cineteca di Bologna e a Cg Entertainment.
Harry Dean Stanton: Travis
Nastassja Kinski: Jane
Dean Stockwell: Walt
Aurore Clément: Anne
Hunter Carson: Hunter
Bernhard Wicki: il dottor Ulmer;
Il cast stellare rende questa storia un capolavoro senza tempo, e questa volta la parola” capolavoro” non è sprecata affatto.
Questo lungo viaggio riuscirà ad accorciare le distanze che si mettono tra le persone quando proprietà e bisogni non hanno più lo stesso passo?
È più desolata la periferia del Texas o il vuoto della perdita che lascia qualcuno che non abbiamo saputo amare?
Wim Wenders usa quei chilometri come simbolo di tutta quella vita che si lasciamo alle spalle e di tutta quella ignota che ancora dovrà venire.
L’esperienza dell‘esistenza umana è un lungo viaggio nella solitudine nonostante i rapporti, anche famigliari, che creiamo.
Travis , il protagonista, siamo tutti noi, lo siamo stati o lo saremo.
Nessun luogo è abbastanza grande da poterci nascondere.
Auguri Paris,Texas.
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di Marianna Piccirillo
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2024-11-19 08:46:00 ,