“Dobbiamo prendere decisioni più rapide per sostenere maggiormente l’Ucraina perché non possiamo permetterci la vittoria di Putin. L’Ucraina sta combattendo, ma ha bisogno di armi e noi dobbiamo fornirle molto più rapidamente”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, nel corso di un punto stampa a Capri, dove è in corso il G7 Esteri.
“Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e smettere di dire: lo faranno gli Stati Uniti. Abbiamo i Patriot, abbiamo sistemi antimissili. Dobbiamo tirarli fuori dai nostri depositi e inviarli in Ucraina. Sono sicuro che lo faremo, ma dobbiamo farlo in fretta”, ha proseguito Borrell.
“A Rafah 1,7 milioni di persone in strada, l’appello è chiaro”
Quanto a Israele, “se ci fosse un attacco a Rafah, dove ci sono in strada 1,7 milioni di persone, ci sarebbe una vera catastrofe umanitaria. Quindi l’appello a Israele è stato molto chiaro da parte dello stesso presidente Biden e da parte di tutti i leader europei, a non attaccare Rafah”, ha ribadito Borrell commentando le indiscrezioni che vorrebbero un sostanziale via libera occidentale a un’operazione israeliana a Rafah in cambio di moderazione nei confronti dell’Iran.
“Ci sono 1,7 milioni di persone in strada senza alcuna possibilità di difendersi e di scappare. Quindi non attaccare Rafah”, ha ribadito Borrell.
“Abbiamo dimostrato che stiamo difendendo Israele non solo a parole perché i missili e i droni iraniani sono stati abbattuti grazie alle capacità militari degli Stati Uniti, della Francia e della Gran Bretagna”, ha proseguito l’Alto rappresentante, secondo cui “allo stesso tempo dobbiamo tenere a mente che va risolto il problema tra Israele e palestinesi” tenendo conto anche dei “diritti” del popolo palestinese.
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2024-04-18 08:04:00 ,