Lo spettro del crac si dissolve e con esso anche l’incubo dei seimila marittimi finiti sull’orlo del baratro. La compagnia di navigazione “Moby spa” è salva. A strapparla dal mare in tempesta è Msc, impresa della famiglia Aponte che ha deciso di entrare nell’azionariato del gruppo Onorato acquisendo una quota di minoranza. Una svolta decisiva per chiudere una volta per tutte l’accordo con Tirrenia e salvare di fatto la compagnia. Ad annunciarlo sono stati, in questi giorni, gli stessi armatori, che con una nota congiunta hanno ufficializzato l’ingresso di Msc nel gruppo Onorato. «La famiglia Aponte e la famiglia Onorato sono felici di comunicare di aver raggiunto un’intesa finalizzata ad un aumento di capitale in Moby s.p.a. da parte del gruppo Msc – si legge in una nota – Quest’aumento di capitale è finalizzato a saldare Tirrenia in A.S. per consentire l’immediato risanamento del gruppo Moby e nell’interesse dei suoi 6.000 lavoratori. Il gruppo Msc entrerà in Moby con una partecipazione di minoranza». Una notizia che arriva quasi sul gong. Il prossimo 31 marzo, infatti, è fissata l’udienza dinanzi al tribunale di Milano per trovare un accordo tra Moby e i commissari di Tirrenia. Anche per questo Vincenzo Onorato, nelle scorse settimane, aveva chiesto aiuto alle istituzioni, lanciando un messaggio indirizzato al premier Mario Draghi e ai ministri Giorgetti (Sviluppo Economico) e Orlando (ministro del Lavoro). Un sos disperato al quale si era associato anche il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba. Migliaia dei marittimi che lavorano per il gruppo Onorato vivono nella quarta città della Campania e nella zona costiera della provincia di Napoli. L’eventuale tracollo dell’impresa avrebbe prodotto effetti devastanti sull’economia di questo territorio, già segnato dai crac di alcuni importati gruppi armatoriali e dalla crisi dell’intero comparto. Un settore che da sempre rappresenta uno dei principali motori dell’economia per questo territorio. In una nota del 2 marzo scorso Palomba aveva espresso la propria solidarietà ai «marittimi delle comunità costiere di Torre del Greco ed Ercolano» auspicando un intervento del Governo per risolvere la questione. Il 21 marzo scorso una delegazione di lavoratori ha dato vita a una manifestazione davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico a Roma. Speranze che si sono trasformate in realtà nei giorni scorsi, quando il gruppo della famiglia Aponte ha trovato l’accordo per l’ingresso in Moby. Una notizia che rappresenta uno spiraglio di luce importante sul futuro dei lavoratori del mare. Un accordo che ovviamente è stato accolto con soddisfazione dai sindacati che da mesi lavorano per salvaguardare i diritti dei marittimi. Anche se, sottolineano, il patto che salverà il gruppo Onorato «è solo il primo passo rispetto al lungo cammino che si deve percorrere per dare un futuro certo e stabilità ai seimila marittimi ed alle rispettive famiglie».
LEGGI TUTTO
di
www.metropolisweb.it
2022-03-27 06:16:24 ,