Annamaria Staiano, presidente SIP (Società italiana di Pediatria) a Fanpage.it sulle polmoniti nei bambini segnalate già in Cina e in Francia: “Caratterizzate di solito da febbre e tosse secca. Dobbiamo monitorare la situazione, ma al momento nessun allarme”.
Intervista a Dott.ssa Annamaria Staiano
Presidente SIP (Società italiana di Pediatria).
“Credo vi sia una legittima paura perché siamo scottati dall’esperienza del Covid. Ma in questo caso sembra che l’agente responsabile delle polmoniti non sia un nuovo virus ma il Mycoplasma pneumonia, un microrganismo noto e diffuso nell’infanzia. Continuiamo a monitorare”.
Così Annamaria Staiano, presidente SIP (Società italiana di Pediatria), ha spiegato a Fanpage.it cosa sappiamo finora delle polmoniti nei bambini, di cui è stato segnalato un primo focolaio nel Nord della Cina e poi anche in Europa, in particolare in Francia e nei Paesi Bassi, e quale è la situazione al momento in Italia.
Cosa sappiamo allo stato attuale sull’epidemia di polmoniti scoppiata in Cina?
“Al momento sappiamo, secondo quanto dichiarato da Maria Van Kerkhove, direttore ad interim del dipartimento dell’Oms per la preparazione e la prevenzione delle epidemie e delle pandemie, che il picco di malattie respiratorie che la Cina sta vivendo in questi giorni non è così elevato se confrontato con i dati pre-Covid e che nei casi recenti non sono stati trovati agenti patogeni nuovi o insoliti.
La Cina sta affrontando quello che la maggior parte dei Paesi ha affrontato uno o due anni fa con la fine delle misure restrittive dovute al Covid e la simultanea circolazione di diversi tipi di agenti patogeni, primo fra tutti l’influenza. In Italia il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha assicurato che l’aumento dei casi di polmonite in Cina non rappresenta un motivo di preoccupazione e che il monitoraggio della situazione continua”.
Molti fanno un raffronto col Covid: è giusto o sbagliato?
“Credo vi sia una legittima paura perché siamo scottati da quella esperienza; tuttavia, in questo caso sembra che l’agente responsabile delle polmoniti non sia un nuovo virus ma il Mycoplasma pneumonia, un microrganismo noto e diffuso nell’infanzia, anche se lascia perplessi il fatto che stia colpendo i più piccoli anche sotto i 2 anni, mentre normalmente Mycoplasma pneumonia riguarda i bambini più grandi”.
Anche Francia e Paesi Bassi, oltre che il Vietnam, hanno segnalato un rialzo dei casi di polmonite nei bambini. E in Italia?
“Stando alle fonti ufficiali, cioè Ministero della Salute e ISS al momento in Italia non si registra nessun aumento. Anche l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che registra circa 300 accessi al PS ogni giorno, non rileva alcun aumento di casi”.
Francesco Vaia, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ieri ha risposto che siamo comunque in inverno e le malattie respiratorie crescono a chi gli chiedeva delle polmoniti nei bambini. È davvero così?
“Per quanto ne sappiamo ad oggi si, ma naturalmente dobbiamo monitorare la situazione”.
Quali sono i sintomi di queste polmoniti? Cosa fare per contrastarle?
“Questa polmonite è caratterizzata di solito da febbre e tosse secca anche se non è possibile in base al quadro clinico distinguere l’eziologia dei virus respiratori.
La polmonite da mycoplasma pneumoniae si cura non con i classici antibiotici ma con specifici antibiotici chiamati macrolidi, che agiscono all’interno del batterio atipico; tuttavia, è bene sempre rivolgersi al pediatra”.
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di Ida Artiaco
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2023-12-02 06:01:19 ,