politica
Mezzogiorno, 4 giugno 2022 – 08:21
Dopo de Caro, si dimettono in dieci, anche il presidente del consiglio regionale
di Simona Brandolini
E come era prevedibile piccola slavina fu. Le dimissioni di Umberto Del Basso de Caro erano solo un antipasto. Ieri, infatti, hanno lasciato l’assemblea campana del Pd in dieci, compreso il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero. Numeri alla mano, l’organismo sciolto: il quorum era di 120 componenti. Con gli addii di ieri si arrivati a 117. Ma gi parlano di ulteriori lettere in arrivo. Ora il Nazareno dovr nominare un commissario. Si parla da tempo dell’ex presidente della Regione Basilicata, nonch parlamentare, Vito De Filippo. In ogni caso solitamente Roma invia esponenti non locali. Poi si vedr nelle prossime ore.
Due mesi di crisi
Si chiude un capitolo, l’ennesimo, non fulgido della storia dem. Uno stillicidio durato due mesi. Dalle dimissioni del segretario regionale Leo Annunziata (compulsate da De Luca per dare un segnale di cambio di passo, vista l’evanescenza di quella guida politica), al tentativo di un blitz (sempre deluchiano) per eleggere Stefano Graziano, lettiano s, ma consigliere del presidente della Regione, stoppato platealmente da orlandiani, franceschiniani, Del Basso de Caro e Oliviero appunto. Passando, anzi inchiodandosi nel pantano dei numeri, delle carte: della platea da rivedere, dell’assemblea da ritarare. Nell’attesa che da Roma arrivasse la soluzione. Il 28 aprile scorso, giorno dell’ultima toccata e fuga napoletana di Enrico Letta (nella foto ), il segretario nazionale aveva detto che se la situazione non si fosse risolta in tempi rapidi il commissario sarebbe arrivato per Statuto: L’assemblea regionale non si era mai riunita, questo quello che ho trovato io. Ora dovr trovare una soluzione ed eleggere una segretaria o un segretario. Se questo avverr bene, se non avverr prenderemo ovviamente le opportune decisioni a livello nazionale. Il commissario? Rispose: Le regole sono quelle, per questo mi aspetto che l’assemblea regionale faccia le scelte giuste. E trovi un accordo che dia al partito una guida autorevole. Io guardo a quelle scelte, che siano le pi rapide e le migliori possibili.
Accordo fallito
Accordo? Era ottimista Enrico Letta. Perch alla fine, nonostante gli antideluchiani avessero fatto sapere che avrebbero votato un qualsiasi altro nome tranne quello Graziano, dai dintorni di Santa Lucia l’alternativa non mai arrivata a nessun tavolo: certo giravano i nomi di Nicola Landolfi, di Gino Cimmino, di Armida Filippelli, ma mai in nessun consesso ufficiale. E cos sono passati pi di due mesi con un nulla di fatto. Tanto che anche tra orlandiani e franceschiniani stava avanzando l’ipotesi di dimissioni per arrivare al commissariamento. Sono stati anticipati da una pattuglia di uomini liberi, dice ora il deputato sannita Del Basso de Caro. Il primo ad aver imboccato quella strada. Ieri lo hanno raggiunto, da Avellino, Caserta e Benevento, altri. Compreso Oliviero. E nelle prossime ore aumenteranno le lettere di dimissioni. Per dare un segnale chiaro a Roma: il Pd in Campania non De Luca. Peccato che al Nazareno sinora abbiano proprio dimostrato il contrario. I conti Proseguono a farli sempre e solo con Palazzo Santa Lucia.
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4 giugno 2022 | 08:21
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