Secondo un recente studio pubblicato su Jama Network Open, più della metà dei contagiati non sa di aver avuto la variante Omicron del Covid, o perché asintomatici o perché ne hanno sottovalutato i sintomi: “La consapevolezza sarà la chiave per permetterci di andare oltre la pandemia”.
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Più di un contagiato su due non sa di aver avuto la variante Omicron del Covid.
È quanto è emerso da un nuovo studio realizzato dai ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center negli Usa e pubblicato su Jama Network Open.
E i motivi per cui si verifica questa situazione sono i più diversi, perché i soggetti in questione sono asintomatici o perché sottovalutano sintomi che si presentano in forma lieve e così via.
Fra chi è risultato aver avuto l’infezione, “più di uno su due”, il 56%, “non sapeva di essersi contagiato. La consapevolezza sarà la chiave per permetterci di andare oltre questa pandemia”, ha spiegato Susan Cheng, direttrice dell’Institute for Research on Healthy Aging nel Dipartimento di Cardiologia dello Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai e corrisponding author dello studio.
Come si è svolta la ricerca
La ricerca è partita nell’autunno del 2021, poco prima della diffusione della variante Omicron, identificata per la prima volta in Sudafrica.
Tra i sanitari e i pazienti che hanno partecipato alla ricerca, gli scienziati hanno identificato 2.479 persone che avevano fornito campioni di sangue appena prima o dopo l’inizio dell’ondata Omicron e hanno identificato 210 persone che probabilmente sono state infettate da Omicron sulla base dei livelli più recentemente positivi di anticorpi contro Sars-CoV-2 nel sangue.
Successivamente, i ricercatori hanno invitato i partecipanti allo studio a fornire aggiornamenti sullo stato di salute attraverso sondaggi e interviste. Solo il 44% di coloro che avevano gli anticorpi anti-Sars-CoV-2 recentemente positivi era consapevole di essere stato infettato dal virus. La maggioranza (56%) non era a conoscenza di alcuna recente infezione da Covid.
I sintomi “più lievi”
Rispetto ad altre varianti di Sars-CoV-2, scrivono gli scienziati, Omicron è associata a sintomi generalmente meno gravi che possono includere affaticamento, tosse, mal di testa, mal di gola o naso che cola.
“I risultati dei nostri studi si aggiungono alla prova che le infezioni non diagnosticate possono aumentare la trasmissione del virus”, ha spiegato Sandy Y. Joung del Cedars-Sinai e prima autrice dello studio. “Un basso livello di consapevolezza dell’infezione ha probabilmente contribuito alla rapida diffusione di Omicron”.
La consapevolezza individuale
Secondo i ricercatori, sono necessari ulteriori studi che coinvolgano un numero maggiore di persone di diverse etnie e comunità per apprendere quali fattori specifici sono associati alla mancanza di consapevolezza dell’infezione. “Ci auguriamo però che le persone leggano questi risultati” perché “più comprendiamo i nostri rischi, migliore sarà la protezione della salute pubblica e di noi stessi”, ha concluso Cheng.
Per cui, “in una fase in cui buona parte della gestione della pandemia è affidata alla responsabilità individuale, tocca a ognuno di noi decidere come comportarsi se si è preso parte a una riunione da cui poi emerge che fosse presente una persona positiva o se si hanno dei sintomi che potrebbero suggerire l’esecuzione di un test”, ha aggiunto.
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di Ida Artiaco
www.fanpage.it
2022-08-19 08:29:41 ,