La Silicon Valley, luogo di innovazione per eccellenza, è l’area industriale a sud della Baia di San Francisco in California, sede di alcune delle più grandi aziende tecnologiche. Tra i grandi personaggi che la hanno popolata, Federico Faggin, fisico, inventore e imprenditore italiano, ospite di questa puntata registrata live dal Wired Next Fest Trentino 2024 di Grande Giove, il podcast di Wired che tratta di innovazione, scienza e tecnologia in collaborazione con Fondazione Hub Innovazione Trentino.
Federico Faggin, nato a Vicenza nel 1941, dal 1968 risiede negli Stati Uniti. È stato capo progetto e designer dell’Intel 4004, il primo microprocessore al mondo, e lo sviluppatore della tecnologia MOS con porta di silicio, che ha permesso la fabbricazione dei primi microprocessori, delle memorie Eprom e Ram dinamiche e dei sensori Ccd, gli elementi essenziali per la digitalizzazione dell’informazione. Nel 1974 ha fondato la Zilog, con cui ha dato vita al famoso microprocessore Z80.
Federico Faggin racconta di essere arrivato per la prima volta in America nel 1966: “quattro anni dopo lo sviluppo dei primi circuiti integrati, realizzati nel 1962 dalla Fairchild Semiconductor. La seconda volta sono invece arrivato all’inizio del 1968, sarei dovuto rimanere sei mesi e invece sono ancora lì”.
Tra le grandi innovazione realizzate da Federico Faggin, c’è il microchip. Ma come si è passati dai microchip alle tecnologie touch screen? “Dopo aver sviluppato la tecnologia moss, sono andato a lavorare all’Intel e ho realizzato i primi quattro microprocessori del marchio. Ho poi sicuro di creare nel 1974 la mia prima azienda, la Zilog, dove ho dato vita alla Z80, un microprocessore di grande interesse, competente nel 1966 e ancora oggi in produzione. Ad oggi la Zilog ha annunciato che non produrrà più la Z80 ma ci sono almeno altre quattro aziende che continueranno a produrlo“.
Una tecnologia, quella di touch screen e touch pad, che ha avuto un’inaspettato quanto incredibile successo. “A stupire non è stata tanto la grande diffusione del touch screen, quanto quella del touch pad”, prosegue Federico Faggin. “La genesi di queste tecnologie è la seguente: prima di tutto ho creato la Synaptics, la mia terza azienda di startup che produceva circuiti integrati per computer in grado di imparare da soli usando reti neurali artificiali. Questo accadeva nel 1986, quando chi si intendeva di intelligenza artificiale affermava che le reti neurali non avrebbero mai funzionato, e invece io e altri, abbiamo capito che questo sarebbe potuto essere il futuro. Occorreva però una tecnologia ancora più avanzata di quella già esistente.
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di Elena Capilupi www.wired.it 2024-10-31 05:20:00 ,