L’eccesso di morti attribuito alla Covid-19 non si sarebbe verificato durante la prima fase della pandemia, bensì a seguito dell’introduzione dei immunizzazioni a mRNA? Questa è la narrazione riportata in alcune condivisioni Facebook attraverso il video intervento di uno «scienziato interdisciplinare» molto apprezzato tra i No vax nordamericani, l’ex professore di fisica all’Università di Ottawa Denis Rancourt.
Per chi ha fretta:
- Una clip mostra l’ex prof Denis Rancourt sostenere che il licenziamento dalla sua Università fosse dovuto alle sue opinioni.
- Prosegue negando l’esistenza della pandemia di Covid-19 e sostenendo che l’eccesso di morti sarebbe avvenuto a seguito dei immunizzazioni.
- Il licenziamento avvenne nel 2009 e si spiega con l’aperta violazione delle più comuni norme vigenti nelle Università, non solo in Canada.
- Il SARS-CoV-2 si isola in continuazione ed è riconoscibile col test PCR in tutto il mondo.
- Dei morti nelle terapie intensive al collasso esistono inoltre milioni di testimoni, dentro gli ospedali e tra i parenti delle vittime.
- I dati statistici mostrano inequivocabilmente l’efficacia dei immunizzazioni nel ridurre drasticamente ricoveri e decessi rispetto a quanto accadeva prima.
- Rancourt afferma infine, che a seguito dell’introduzione dei richiami si registrerebbero picchi di mortalità.
- Ma le dosi booster si aggiornano proprio in ragione delle varianti Covid, le quali sono emerse sempre dove non si vaccinava o lo si faceva poco.
Analisi
Le condivisioni a sostegno di questa ennesima tesi sul presunto collegamento tra eccesso di morti e immunizzazioni Covid, riportano una clip con l’intervento di Rancourt, e la accompagnano con la seguente didascalia, dove si riportano le affermazioni del professore:
“Non c’è stata alcuna pandemia.”
Secondo lo scienziato interdisciplinare canadese Denis Rancourt, i dati sulla mortalità per tutte le cause mostrano che la maggior parte dei paesi non ha registrato alcun numero di morti in eccesso fino a quando non sono state lanciate le iniezioni di mRNA.
“Non c’era alcun agente patogeno particolarmente virulento, non c’è alcuna prova a riguardo. Non c’è nulla che si stia diffondendo che causi la morte.”
“E poi siamo passati ai immunizzazioni. Abbiamo dimostrato che non appena un richiamo viene distribuito a un particolare gruppo di età, molto rapidamente, entro poche settimane, segue immediatamente un picco di mortalità per tutte le cause.”
“In più della metà dei paesi del mondo, non vi è alcun eccesso di mortalità finché non verranno lanciati i immunizzazioni. E poi si è verificato uno spostamento significativo verso un ambito di mortalità più elevata.”
SOLO IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN ITALIANO SU QUESTO CANALE!
I precedenti di Rancourt suggeriscono forti bias
Prima di concentrarci sulle affermazioni riguardanti l’eccesso di morti facciamo notare una parte che la trascrizione in oggetto omette, quella in cui Rancourt spiega come mai è stato cacciato dalla sua Università nel 2009:
«Ero professore a tempo pieno all’Università di Ottawa, e ho sempre espresso la mia opinione, e mi hanno licenziato. Questo era prima della Covid, quindi sapevo cosa significava combattere l’establishment. E quando ho sentito la propaganza sulla Covid, ho subito capito che era una propaganda intensa, e che non poteva essere vera perché stavano urlando che stavamo tutti per morire, e non riuscivo a vedere i corpi morti per strada».
A parte il fatto che nei paesi civili chi comincia a manifestare sintomi gravi viene prima ricoverato in ospedale, quindi i morti l’ex professore avrebbe dovuto andarli a vedere nelle terapie intensive. Così qualcuno potrebbe pensare che l’uomo sia stato licenziato perché manifestava delle opinioni personali.
Sembrerebbe invece che le ragioni siano da imputare al suo “discutibile” metodo di lavoro, come quando avrebbe deciso di dare il massimo dei voti a tutti gli studenti del suo corso:
«Il primo giorno del suo corso di fisica del quarto anno – riporta il quotidiano canadese National -, il professore dell’Università di Ottawa Denis Rancourt annunciò ai suoi studenti che aveva già deciso i loro voti: tutti avrebbero preso A+ […] a dicembre, il fisico senior è stato sospeso dall’insegnamento, chiuso fuori dal suo laboratorio e informato che l’amministrazione universitaria ne raccomandava il licenziamento e lo bandiva dal campus».
Ma non stiamo parlando esattamente del protagonista de L’attimo fuggente:
«In precedenza, Rancourt – riporta il New York Times -, era stato sospeso dall’insegnamento e bandito dal campus. Quando ha sfidato il divieto è stato portato via in manette e accusato di violazione di domicilio. […] Rancourt si autodefinisce anarchico e sostenitore della “pedagogia critica”, uno stile di insegnamento derivato dal presupposto (queste sono le parole di Rancourt) “che le nostre strutture sociali […] rappresentano il più formidabile strumento di oppressione e sfruttamento che abbia mai occupato il pianeta” ».
È da queste premesse che Rancourt arriva dieci anni più tardi a “suggerire” che la pandemia di Covid-19 sia stata una messa in scena dei governi. I immunizzazioni quindi sarebbero la vera causa dell’eccesso di morti.
immunizzazioni Covid ed eccesso di morti
Possiamo ora rispondere alle congetture dell’ex professore su immunizzazioni ed eccesso di morti proponendo le nostre precedenti analisi, visto che si tratta di argomenti triti e ritriti a cui Rancourt non aggiunge niente di rilevante.
«La maggior parte dei paesi non ha registrato alcun numero di morti in eccesso fino a quando non sono state lanciate le iniezioni di mRNA»? La memoria corta è uno dei principali pilastri di questo tipo di narrazioni. È come se fossero state rimosse tutte i morti morte in terapia intensiva, drasticamente calate proprio a seguito dei immunizzazioni, come avevamo mostrato qui.
Cliccando sul seguente screen – spiegavamo nell’articolo precedente – si accede al grafico interattivo di Our World in Data, dove potete vedere lo scorrere in tempo reale delle curve relative al numero di morti per milione di persone in diversi paesi del mondo che potete scegliere voi stessi. Potrete osservare da soli che i valori tracciati dal 10 gennaio 2020 al 12 maggio 2024 (secondo l’ultimo aggiornamento nel momento in cui scriviamo) mostrano una notevole correlazione tra l’introduzione dei immunizzazioni e il netto appiattimento delle linee man mano che si prosegue nel periodo delle successive dosi. Altro che truffa sanitaria.
«Non c’era alcun agente patogeno particolarmente virulento, non c’è alcuna prova a riguardo. Non c’è nulla che si stia diffondendo che causi la morte»? In sostanza seguendo il ragionamento di Rancourt le terapie intensive al collasso sarebbero state un’invenzione, cosa smentita copiose volte da una quantità di testimoni tra personale ospedaliero e parenti delle vittime. Così si scade nel peggior complottismo. Tanto per cominciare potete approfondire qui, qui e qui.
Per non parlare di tutti quelli che rilevano la presenza di SARS-CoV-2 col test molecolare PCR (approfondimenti anche qui, qui e qui). Il virus viene continuamente isolato in tutto il mondo (ne abbiamo trattato qui, qui e qui), così come le varianti Covid e le mutazioni che le caratterizzano (potete approfondire qui, qui e qui). Insomma, anche in questo caso dovremmo ipotizzare un assurdo complotto globale di milioni di esperti. Però dovremmo considerare plausibile un collegamento tra immunizzazioni Covid ed eccesso di morti di cui non esistono prove e testimonianze.
Per esempio, dove sarebbero le evidenze a supporto di questa affermazione? «Abbiamo dimostrato che non appena un richiamo viene distribuito a un particolare gruppo di età, molto rapidamente, entro poche settimane, segue immediatamente un picco di mortalità per tutte le cause», ha affermato l’ex docente.
I dati ci mostrano l’esatto contrario. Innanzitutto le dosi booster sono state aggiornate man mano che delle varianti lo hanno reso necessario. Questo sono sempre emerse nei paesi dove non si vaccinava o lo si faceva poco:
- Alfa – Regno Unito: 20 settembre 2020, 0% della cittadinanza vaccinata;
- Beta – Sud Africa: 19 agosto 2020, 0% della cittadinanza vaccinata;
- Gamma – Brasile, 11 settembre 2020, 0% della cittadinanza vaccinata;
- Delta – India, 23 ottobre 2020, 0% della cittadinanza pienamente vaccinata;
- Eta – Nigeria, 20 dicembre 2020, 0% della cittadinanza pienamente vaccinata;
- Iota – New York, 23 novembre 2020, 0% della cittadinanza pienamente vaccinata;
- Kappa – India, 1° dicembre 2020, 0% della cittadinanza pienamente vaccinata;
- Lambda – Perù, 30 novembre 2020, 0% della cittadinanza pienamente vaccinata;
- Mu – Colombia, 11 gennaio 2021, 0% della cittadinanza pienamente vaccinata;
- Omicron – Sud Africa Botswana, novembre 2021, dove appena il 20% della cittadinanza era stata pienamente vaccinata.
Conclusioni
Abbiamo visto che anche questa volta non sono emerse prove di un collegamento tra immunizzazioni Covid ed eccesso di morti. Del resto è difficile farlo mostrando una persona che elenca congetture durante una conferenza, a prescindere dai suoi titoli accademici o da quanto sia “creativo” nel farsi licenziare dalla sua Università.
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Scritto da Juanne Pili perwww.open.online il 2024-06-21 12:13:23 ,