Vi siete mai chiesti perchè, scorrendo il vostro Feed di Instagram, spesso visualizzate la seconda foto di un carosello per prima? Se la risposta è sì, siamo contenti di farvi sapere che Adam Mosseri ha finalmente svelato l’arcano su questo fenomeno più che diffuso sulla piattaforma. Secondo quanto riferito dal capo di Instagram, infatti, questo accade perchè in passato vi siete già imbattuti in quel carosello, ma non siete stati abbastanza curiosi da sfogliarlo. La piattaforma, allora, sceglie di dare una seconda possibilità al contenuto, mostrandovi una foto che non avete ancora mai visto – la seconda, per l’appunto -.
Instagram content
This content can also be viewed on the site it originates from.
“Se qualcuno vede il vostro carosello ma non fa swipe, spesso diamo a quel carosello una seconda possibilità e passiamo automaticamente a quel secondo contenuto multimediale per gli utenti”, ha chiarito Adam Mosseri un Reel condiviso qualche giorno fa dal suo account ufficiale. Con l’occasione, il capo di Instagram ha lasciato ai suoi utenti qualche informazione utile sui caroselli, precisando che questi “spesso ottengono una copertura maggiore rispetto alle foto” singole, anche grazie a questa seconda possibilità di visualizzazione che gli viene offerta dalla piattaforma. Ma anche perchè “più contenuti multimediali significano più interazioni con i post del carosello, e più interazioni significano in media più copertura”.
Insomma, sembrerebbe proprio che i caroselli di foto siano tra i contenuti in grado di raggiungere il maggior numero di utenti sulla piattaforma, soprattutto se accompagnati da un brandello musicale. Parola di Mosseri, che consiglia vivamente di “aggiungere la musica in modo che [il carosello] possa essere visualizzata nelle sezioni dedicate ai video, quella dei Reels”. “Non sentitevi obbligati a farlo – chiosa il capo di Instagram – ma se siete indecisi e potete scegliere tra due opzioni, optare per un carosello piuttosto che per una foto spesso vi aiuterà a ottenere una maggiore visibilità”. mettere alla prova per credere.
Leggi tutto su www.wired.it
di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-10-22 10:32:00 ,