Si chiama Perucetus colossus e potrebbe essere l’animale più pesante mai vissuto sul nostro pianeta. Il primato fino a questo momento apparteneva alla balenottera azzurra, balaenoptera musculus, che può raggiungere addirittura un peso di 200 tonnellate. Il Perucetus colossus, un cetaceo estinto appartenente al gruppo dei basilosauridi, è vissuto circa 38 milioni di anni fa e, pur non essendo più lungo della balenottera azzurra, doveva avere un peso compreso tra le 85 e le 340 tonnellate. È quanto emerge dalla ricostruzione degli scienziati, tra cui i ricercatori del dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Pisa, come Giovanni Bianucci, il coordinatore della ricerca, Marco Merella e Alberto Collareta, e dell’università Milano-Bicocca, come Giulia Bosio ed Elisa Malinverno, e dell’università di Camerino, come Claudio di Celma e Pietro Paolo Pierantoni, che hanno condotto lo studio su 13 vertebre, quattro costole e una parte del bacino, rinvenuti nel deserto di Ica, in Perù, in un sito chiamato Pisco Formation. Secondo Bianucci, l’animale doveva raggiungere una lunghezza di 20 metri.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature, mentre le ossa fossili sono conservate al Natural History Museum della National University of San Marcos a Lima, in Perù. L’animale, secondo gli esperti, doveva essere provvisto anche di piccole zampe posteriori. A seguito dello studio delle ossa che, come si legge sul sito dell’università di Pisa, a causa del loro peso ha reso necessario l’impiego della paleontologia virtuale e la scansione a luce strutturata per l’acquisizione delle immagini tridimensionali, è emerso che la massa scheletrica del cetaceo doveva raggiungere valori compresi tra le 5 e le 8 tonnellate, il doppio di quella della balenottera azzurra.
Le prime ossa del Perucetus sono state ritrovate 13 anni fa dal ricercatore peruviano Mario Urbina, della National Major University di San Marcos di Lima, che ha dato il via agli scavi. Rodolfo Salas-Gismondi, uno dei colleghi a cui Urbina aveva mostrato le vertebre, ha fatto sapere in un’intervista a Nature, che le ossa non erano porose, ma avevano l’aspetto di una roccia. Ci sono però alcuni pareri contrastanti, il paleontologo Nicholas Pyenson dello Smithsonian Institution a Washington Dc, come si legge su Nature, ha parlato dell’importanza di questa scoperta per lo studio del gigantismo dei cetacei, ma si è anche mostrato non del tutto sicuro di concedere il primato di animale più pesante del mondo al Perucetus colossus proprio a causa della difficoltà di riuscire a ricostruire il peso di un animale estinto disponendo di uno scheletro incompleto.
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di Diana Principe www.wired.it 2023-08-03 09:47:40 ,