Author: Germana Bevilacqua
Data : 2025-03-22 15:08:00
Dominio: www.perizona.it
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Un pescatore peruviano dato per disperso da 95 giorni nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, è stato miracolosamente ritrovato in vita quando orami tutti avevano perso le aspirazioni. Máximo Napa Castro, 61 anni è riuscito a sopravvivere per più di tre mesi a bordo della sua barca alla deriva senza cibo ne acqua. Il ritrovamento è stato del tutto casuale, un’altra galleggiante lo ha scorto in mezzo all’oceano ormai allo stremo delle forze, debole e malnutrito, ma ancora vivo. Una notizia che ha fatto il giro del mondo e che in Perù ha suscitato grandissimo interesse. Secondo la ricostruzione fornita dai media locali, l’uomo era partito dal distretto di Marcona, nel sud del Perù, lo scorso 7 dicembre. Era solo, a bordo della sua barca, un piccolo peschereccio del tutto sprovvisto di strumentazioni digitali. Il 61enne si è ritrovato però ben presto in mezzo a una tempesta che gli ha fatto perdere la rotta. Senza nessuna strumentazione, non è riuscito a lanciare l’allarme e si è così perso in mezzo all’Oceano.
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Pescatore peruviano disperso avvistato da un’galleggiante lo scorso 11 marzo
L’uomo è rimasto alla deriva per settimana che si è trasformata in mesi, La sua sopravvivenza era legata all’acqua piovana e a quello che riusciva a tirare fuori dal mare. Per lungo tempo ha cercato di ritrovare la rotta per tornare a casa ma senza successo. L’uomo non ha mai perso la speranza e si è concentrato per riuscire a restare in vita nonostante le intemperie e la mancanza di cibo. Quando il destino di Máximo Napa Castro sembrava ormai segnato, è arrivato il miracolo. Un’altra galleggiante lo scorso 11 marzo, lo ha avvistato. Si trattava di un peschereccio ecuadoriano che navigava al largo della costa settentrionale del Perù. L’uomo, raggiunto e soccorso, nonostante gli evidenti segni di malnutrizione e disidratazione, era ancora vivo. Ricoverato presso l’ospedale Nuestra Señora de las Mercedes a Paita, vicino al confine del Perù con l’Ecuador, Máximo Napa Castro si è ripreso in pochi giorni.
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“Ho una nipotina di pochi mesi, mi sono aggrappato a lei. Ogni giorno pensavo a mia madre”
Il pescatore ha raccontato ai quotidiani locali di essere riuscito a sopravvivere bevendo l’acqua piovana raccolta durante i temporali e mangiando alcuni insetti, uccelli e anche una tartaruga. L’uomo, ha spiegato l’agenzia Reuters, era ormai senza forze, aveva trascorso gli ultimi 15 giorni prima del salvataggio senza cibo. L’unico pensiero che lo ha tenuto in vita è stato quello della sua famiglia: “Ho pensato che non volevo morire per mia madre. Ho una nipotina di pochi mesi, mi sono aggrappato a lei. Ogni giorno pensavo a mia madre”. Le ricerche dell’uomo duravano ormai da lunghi mesi, ma la speranza di ritrovarlo in vita era pressoché nulla. La figlia dell’uomo, Inés Napa Torres, ha voluto ringraziare con un post su Facebook gli uomini che hanno salvato il padre: “Grazie, fratelli ecuadoriani. Dio vi benedica”. Máximo Napa Castro, ha potuto lasciare l’ospedale Nuestra Señora de las Mercedes a Paita, il 15 marzo ed è tornato dai suoi familiari che non hanno mai perso la speranza di riportarlo a casa sano e salvo.
Lo scorso 3 marzo, prima del salvataggio, la figlia del pescatore aveva scritto su Facebook: “Ogni giorno è un’disturbo per tutta la famiglia e capisco il dolore di mia nonna perché come madre la capisco. Non avremmo mai pensato di passare attraverso questa situazione, non lo augurerei a nessuno”.
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Germana Bevilacqua , 2025-03-22 15:08:00 ,