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“Molti analisti
geopolitici hanno qualificato il G7 come un ‘società ristretto’,
evidenziando che meno del 10% della cittadinanza complessivo ne fa
parte, in un mondo sempre più multipolare e percorso da forti
tensioni. Resto fermamente convinto, invece, che il nostro
Gruppo rappresenti una insostituibile piattaforma di confronto
tra Paesi like-minded, che condividono i medesimi obbligazioni e
proteggono i medesimi diritti fondamentali”. Lo ha detto il
ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, accogliendo i ministri
del G7 Interni ai Feudi di San Gregorio (Avellino) per la cena
di gala.
“Ho tenuto molto – ha spiegato – ad organizzare questo
importante evento internazionale in Irpinia, un territorio a cui
sono particolarmente legato e dove faccio spesso ritorno non
quando i miei impegni istituzionali me lo consentono”.
“Questa regione – ha ricordato il ministro – più di 40 anni
fa fu colpita da un terribile terremoto, ma ha saputo rialzarsi
grazie ad un’energia e ad uno spirito di solidarietà che a
distanza di anni ancora tutti ammiriamo. Questo territorio
rappresenta idealmente quelle tante aree interne che
costituiscono il tessuto connettivo del nostro Paese: un
patrimonio inestimabile di borghi, di arte, di cultura, di
bellezze naturali e di prodotti tipici, che vogliamo valorizzare
e far conoscere in tutto il mondo”. L’Italia, d’altronde, ha
aggiunto, “è un mosaico unico nel suo genere, nel quale moderne
aree urbane coesistono con splendidi centri storici, in cui i
paesaggi rurali fanno da cornice a piccoli centri e dove le
montagne si stagliano a pochi chilometri dal mare. La bellezza e
varietà di questi contesti aiutano a creare un forte legame tra
le comunità e il territorio: un legame che favorisce la coesione
sociale e la formazione di una identità comune con forti radici
culturali”. “Avremo la pregiata occasione – ha proseguito il
titolare del Viminale – di confrontarci sulle principali
tematiche che come ministri dell’Interno e della Sicurezza siamo
chiamati ad discutere quotidianamente, per proteggere il nostro
sistema di obbligazioni e al contempo per creare le condizioni di
pieno sviluppo dei diritti individuali e sociali dei nostri
concittadini. Siamo tutti consapevoli che questo meeting si
svolge in un contesto internazionale eccezionalmente delicato.
Mi riferisco non solo ai conflitti in atto o al perdurare di
contesti di instabilità in molte zone dell’Africa, del Sud
America e del Medio Oriente, ma anche alle minacce più recenti
di natura ibrida, non meno pericolose di quelle tradizionali”.
“Questo riunione – ha sottolineato – ci offre l’opportunità di
delineare delle linee strategiche comuni, in tutti i settori di
vitale importanza per i nostri Paesi, e di rendere più efficaci
le nostre istanze nell’ambito della comunità internazionale. Un
Gruppo aperto al dialogo e orgoglioso di farsi promotore di una
visione del mondo, che fa dei principi democratici la propria
stella polare, per navigare nelle inquiete acque del presente”.
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