Più dignità e tutela per i lavoratori stagionali. E’ l’appello lanciato dal coordinamento per il rilancio del turismo di Sorrento che, nei giorni scorsi, ha anche incontrato l’assessore regionale con delega al lavoro, Antonio Marchiello, per quanto riguarda la querelle del centro dell’impiego di Sorrento. La sede potrebbe chiudere perché non più ritenuta idonea e si cerca una nuova location con l’ausilio delle amministrazioni comunali. Ma sono soprattutto la necessità di oliare al meglio la filiera turistica e garantire anche una carriera ai lavoratori le priorità dei rappresentanti sindacali tra cui Rosario Fiorentino, esponente della Confederazione unitaria di base. «Serve ribadire che non si può addebitare all’erogazione del reddito di cittadinanza oppure alla mancanza di voglia di lavorare tale situazione, occorre che gli imprenditori riconoscano la primaria necessità di garantire dignità ai lavoratori del comparto e, quindi, rendere appetibile la carriera nel settore turistico – si legge in una nota – Si tratta di un forte cambiamento che riguarda l’intera filiera del turismo che, costretta dalla pandemia a restare chiusa in abitazione e poter uscire esclusivamente per determinate circostanze, ha riscoperto il tempo della vita. La riapertura ha drammaticamente messo in discussione l’organizzazione del lavoro come conosciuto fino ad oggi. Periodi di lavoro ridotti, orari di lavoro maggiorati, paghe ridotte e una drastica riduzione dell’introito derivante dalle “mance” che, di fatto, concorrevano a determinare un reddito soddisfacente. Tutto ciò ha comportato scelte tali da impoverire, nel Turismo, le competenze professionali perché la risorsa umana nel comparto è un attore fondamentale e caratterizzante dell’offerta e ne determina la qualità. Proprio per questo, sulla questione “qualità dell’offerta”, bisogna realizzare un progetto straordinario di formazione, riqualificazione e aggiornamento professionale rivolto in maniera esclusiva ai lavoratori stagionali del turismo durante i tre mesi nei quali il lavoratore non percepisce né reddito né Naspi. Per la realizzazione di questo progetto serve che il Comune diventi il soggetto trainante e con il coinvolgimento di tutte le categorie e parti sociali presenti sul territorio». I sindacati puntano a una «mobilitazione dei lavoratori e di tutti i cittadini per garantire la continuità del servizio del centro per l’impiego a Sorrento».
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di Salvatore Dare
www.metropolisweb.it
2022-02-13 07:00:12 ,