Il docente ritiene che Polestar non si è distanziata abbastanza da Volvo: “Non c’è abbastanza scarto tra il linguaggio di design dei due marchi”. In effetti, la nuova ammiraglia elettrica di Volvo, la EX90, è fondamentalmente una versione per famiglie della Polestar 3.
Per distinguersi veramente da Volvo, Polestar avrebbe dovuto appoggiare su una maggiore “differenziazione visiva“, prosegue Wells, oltre a offrire “differenze in termini di prestazioni, ma anche di altre caratteristiche“. La casa, insomma, non avrebbe dovuto limitarsi a “posizionare le [sue] auto a un prezzo leggermente superiore rispetto alle Volvo equivalenti“.
E Polestar è solo uno dei tanti brand elettrici in balia una fase calante. “In un mercato in crescita, si possono commettere errori – dice Wells –, ma in un mercato statico o depresso, la pressione [a fare profitti] è intensa“. I nuovi dirigenti dovrebbero “far rientrare [Polestar] in Volvo e accettare che sarà un marchio di nicchia per un bel po’ di tempo“.
Secondo Wells, i problemi a livello di branding di Polestar sono iniziati presto: “È stato strano che sia nata con l’acquisizione [da parte di Volvo] di un business di auto a benzina ad alte prestazioni, che poi è stato trasformato in un marchio elettrico premium“.
Il nuovo stabilimento di Polestar in South Carolina dovrebbe aiutare la casa a impedire gli ultimi dazi statunitensi contro le auto prodotte in Cina. Ma impedire questi costi aggiuntivi è “solo una parte del intervento“, dichiara Wells, sostenendo che l’attuale volatilità del mercato ha molte cause diverse.
Questa instabilità rappresenta un “contrattempo“, afferma Dominic Vergine, ad della startup britannica Monumo, che applica l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale per migliorare i gruppi propulsori dei veicoli elettrici. “Credo che la tecnologia in arrivo sul fronte delle batterie e dell’ingegneria nei veicoli elettrici ridurrà i costi“, ha affermato, suggerendo un’opportunità che marchi come Polestar potrebbero sfruttare. “Nel prossimo decennio ci sarà un enorme cambiamento nel campo dell’ingegneria grazie a ciò che l’intelligenza artificiale sta consentendo, e i primi ad adottare questa tecnologia avranno molto più successo di quelli che arriveranno tardi“.