Nel borgo di Portofino, visitato nei giorni scorsi anche da Madonna, alle tre di notte non si trova un taxi. Lo denuncia Mauro Evangelista, uno dei proprietari del Bistrot di Portofino, incredulo per quello che è accaduto la sera dell’11 agosto, a una coppia di clienti, senza mezzi privati, che ha fatto un po’ più tardi del solito, ed è rimasta bloccata a Portofino senza la possibilità di muoversi, se non a piedi: “E’ una storia che va avanti almeno da una ventina di anni. Erano le tre della mattina, marito e moglie venivano da Santa Margherita, avevano finito di consumare un drink un po’ più tardi del solito, alle 3 di mattina; erano alloggiati a Santa Margherita, in un 4 stelle in centro. Erano felici della bella serata, e quando mi hanno chiesto di chiamare un taxi per tornare in albergo, ho avuto un brivido lungo la schiena, perché sapevo che non sarebbe stato facile trovarlo”.
L’autobus che collega Portofino a Santa Margherita fa l’ultima corsa all’una di notte, mentre i traghetti finiscono già alle 19. Sono solo 4 chilometri a piedi e 15 minuti di tratta in mare eppure, oltre una certa ora è impossibile muoversi con servizi pubblici: “So bene che il taxi dopo la mezzanotte raramente si trova, e se non c’è un servizio notturno nella perla più amata del mondo, allora vuol dire che siamo nel terzo mondo” . Evangelista ricorda che una ventina di anni fa, gli era capitata esattamente la stessa cosa con un gruppo di austriaci: “Se l’erano presa con me, perché non credevano che fosse possibile a Portofino non trovare un taxi alle 3 di mattina, erano convinti che io li prendessi in giro”.
Intanto la coppia di italiani, dal piacere della bella serata, è passata all’incubo del ritorno: “Ho provato a telefonare al cellulare privato di un paio di taxisti operativi in zona – continua Evangelista – ma ricordiamoci che qui nel Tigullio non esiste un numero verde, sono solo cellulari personali e tutti squillavano a vuoto, nessuno rispondeva. Non mi sono arreso, ho chiamato il loro albergo, ma a quell’ora non facevano servizio di navetta. Cosa potevo fare?”.
Intanto la coppia si è spostata dalla piazzetta al parcheggio e alquanto demoralizzata, si è seduta su una panchina ad aspettare che qualcuno passasse per chiedere un passaggio. Anche questa volta, nulla, deserto assoluto. Intanto era passata un’oretta, erano già le 4 di mattina: “Ho chiuso il locale -continua Evangelista – sono salito a prendere la mia moto, ma ero senza il casco di scorta, non potevo portare nemmeno un passeggero. Ho deciso di andare a Santa Margherita per prendere la mia auto, e mentre tornavo a Portofino, ho incontrato la coppia a piedi, affranta davanti al Piccolo Hotel, diretta verso Santa; sono saliti in auto e ho dato loro un passaggio fino al loro albergo. Ho fatto io da taxista, ma è possibile che il borgo che si vanta di essere il più amato del mondo, dove in questi giorni c’è Madonna , dove è appena venuto l’uomo più ricco del mondo in vacanza, non abbia un servizio di trasporto che funzioni 24 ore al giorno? Lo ripeto qui, nel Tigullio per certe cose siamo ancora nel terzo mondo, di giorno arrivano migliaia di croceristi, decine di van degli alberghi, e siamo comunque bloccati, ma dal traffico eccessivo. Poi di notte, dalle 2 alle 6 di mattina siamo completamente isolati e non esiste un numero verde per il taxi?”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-08-12 17:11:34 ,genova.repubblica.it