DOHA – “Il novanta % delle domande sono su Ronaldo. Lasciatelo in pace, per favore” sbotta a un certo punto il ct portoghese Fernando Santos, uomo saggio e paziente che però avrà lui pure dei limiti di sopportazione. Cristiano gioca? (no, diremmo di no). Cristiano è arrabbiato? Senza Cristiano è meglio? Senza Cristiano è peggio? Cristiano voleva scappare? Tutto ruota sempre attorno a lui, alla sua presenza come alla sua assenza. I portoghesi ormai ostentano la lingua comune di uno slogan (“L’importante è stare tutti dalla stessa parte”, lo ha detto persino CR7) ripetuto da ogni giocatore parlante – ieri Otavio, oggi João Felix – e naturalmente lo ha ripetuto Santos. È fortunato il Portogallo ad averlo come ct: spesso criticato perché considerato troppo antiquato in rapporto alle ultime generazioni dei bravissimi allenatori portoghesi e troppo accondiscendente con Ronaldo, in questa delicata fase sta gestendo con umanità, polso ed esperienza una situazione scivolosissima.
Il confronto Santos-Ronaldo: la versione del ct
Alla vigilia di Portogallo-Marocco, Santos ha confermato l’arrabbiatura di Ronaldo ma ha negato i suoi propositi di fuga. E ha ricostruito così il loro colloquio: “Normalmente la formazione la comunico soltanto negli spogliatoi, ma con lui sarebbe stato sbagliato non avere un confronto: è il capitano, si sa cosa rappresenta per il football portoghese, per il popolo portoghese, per la squadra. Bisognava che gli parlassi”.
Cristiano mi ha chiesto: “Sicuro che sia una buona idea?”
E’ dunque andata così : “L’ho convocato nel mio ufficio dopo pranzo, il giorno della partita con la Svizzera. Gli ho spiegato perché non avrebbe giocato, gli ho detto che avrebbe avuto un ruolo importante a gara in corso. Lui evidentemente non era contento, è abituato a essere titolare. Mi ha chiesto se fossi sicuro che era buona idea. Ma è stata una conversazione normale, franca, in cui mi ha spiegato il suo punto di vista e lo ha accettato”. E ancora: “La miglior prova di quello che vi dico è quello che ha fatto durante la partita: nell’intervallo si è scaldato assieme agli altri, ha festeggiato i gol con gli altri, ha invitato i compagni a salutare i tifosi alla fine”. In pratica si è comportato da persona normale, il che per Ronaldo rappresenta un caso eccezionale.
CR7 verso un’altra panchina
Il Portogallo dovrebbe affrontare il Marocco con la stessa formazione che ha sconfitto la Svizzera, anche se Santos ha spiegato che “si tratta di due squadre molto diverse e quindi dovremo cercare soluzioni diverse”. Ma l’aria che tira è quella di una nuova esclusione di Ronaldo.