In generale, il confronto tra il 2017 e il 2022 delinea un drastico calo dei costi fissi dei pos in Italia. Rispetto a cinque anni fa, la spesa media iniziale si è abbassata di circa 49 euro, quella media mensile si è ridotta di quasi 10 euro.
Le commissioni
Lo studio condotto dall’Osservatorio ConfrontaConti.it e Sostariffe.it dimostra che anche le commissioni, da sempre lo spauracchio di chi si lamenta del pos, sono state protagoniste di un grande calo. Considerando le carte di pagamento che utilizzano il circuito PagoBancomat, per esempio, si registra una commissione media pari all’1,23%. Un dato nettamente inferiore a quello rilevato nel 2017, pari all’1,92%. In questo caso, le commissioni più convenienti sono quelle collegate agli apparecchi fissi, che si attestano su una media dell’1,01%.
Anche i pagamenti con carte che utilizzano altri circuiti fanno segnare una evidente tendenza al ribasso per quanto riguarda le commissioni applicate, con una commissione media dell’1,35%, contro il 2,56% del 2017.
Riguardo alle commissioni, il pagamento tramite pos fisso rimane la scelta più conveniente per gli esercenti, con una commissione media pari all’1,12%, contro l’1,4% richiesto per un pos mobile.
L’introduzione delle sanzioni
Lo studio dell’osservatorio ha valutato anche l’impatto sui costi del pos dell’introduzione delle sanzioni dello scorso giugno e come essi siano cambiati a dicembre, con il nuovo governo impegnato a eliminarle sotto una certa soglia.
Se ad agosto la spesa iniziale richiesta per il pos era di circa 23 euro e il canone medio mensile era pari a poco più di 6 euro, a dicembre i due dati sono aumentati rispettivamente del 21 e del 44%. Di contro, le commissioni sono invece calate: per il circuito PagoBancomat sono passate dall’1,45 all’1,23%; per le carte di altri circuiti addirittura dall’1,73 all’1,35%.
Le simulazioni
L’osservatorio ha realizzato una serie di simulazioni per quantificare il calo percentuale registrato dalla spesa media da sostenere per l’utilizzo di un pos per esercenti e professionisti, prendendo in considerazione tre diversi profili: il libero professionista che registra poche transazioni annue ma di importo medio più elevato; il negoziante che vende prodotti al dettaglio e che registra più transazioni ma di importo medio inferiore; il ristoratore che fa segnare un numero molto elevato di transazioni con un importo medio ridotto.
Per il primo, si registra un calo sostanziale della spesa legata all’utilizzo del pos. Il risparmio va da un minimo del 38% nel caso di utilizzo di un pos mobile con transazioni effettuate solo tramite circuito PagoBancomat a un massimo del 64% utilizzando pos fisso e transazioni con altre carte.
Percentuali identiche si registrano nel secondo e nel terzo caso, con un risparmio atteso tra il 33 e il 61%.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2022-12-16 17:47:19 ,