Spari a Capodanno, la versione del 31enne colpito alla gamba da uno sparo partito dalla pistola del deputato Emanuele Pozzolo: «La pistola non l’ho neppure vista». Le stampelle, 10 giorni di prognosi e lo choc
Si affaccia alla porta finestra per un attimo. È in piedi, le braccia si sorreggono su un paio di stampelle dall’impugnatura verde acido. Indossa una felpa e pantaloni neri di una tuta Adidas. Alle orecchie un paio di auricolari Airpods. Lo sguardo è provato, dice di non voler parlare, poi richiude il vetro alle sue spalle e si allontana zoppicando.
Dietro alla finestra al primo piano, oltre l’inferriata marrone del balcone, si vedono i giochi dei suoi due bambini. Luca Campana, 31 anni, di Candelo (a 5 chilometri da Biella) porta addosso i segni dello sparo di Capodanno
. Nel cortile il furgone della ditta di sistemi di sicurezza per la quale lavora. La prima prognosi dei medici dell’ospedale di Ponderano che gli hanno estratto il proiettile calibro 22 dalla coscia sinistra è stata di dieci giorni. Ma ci vorrà molto più tempo prima che possa recuperare la mobilità completa della gamba. «È provato, non riesce a camminare, stiamo facendo il possibile perché guarisca in fretta», dicono i parenti chiusi in casa con lui insieme agli amici della coppia. Ma se le condizioni fisiche sono precarie ancora peggio sono quelle psicologiche. E non solo per lo choc di quanto accaduto la notte di Capodanno: colpito a una gamba da un…
Author: Cesare Giuzzi
Data : 2024-01-04 06:21:34
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