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Nei campagna ad arare e a seminare, ma
anche a prendersi cura del bestiame e degli attrezzi fino a far
notizia delle nuove tecnologie per migliorare la fertilità
della terra. Le mani sapienti dei contadini lavorano i prodotti
primi, li trasformano fino a farli giungere sulla tavola. E’
così per Berardino Lombardo e Peppe Zullo, due contadini chef
che hanno ricevuto una menzione speciale. Sul green carpet
allestito per l’occasione, hanno speso poche parole sulla
passione che da sempre distingue il loro lavoro “Mio nonno era
contadino, così come mio padre. Io ho cercato di deviare ma le
radici sono radici e ho messo su una azienda all’età di 40 anni
e ho ripreso il loro lavoro. Ce l’hai dentro: oggi sono un
contadino sereno, tranquillo e felice. Essere contadino
significa saper trattare il prodotto, ho aperto un agriturismo e
faccio una cucina semplice, povera e stagionale solo con i
prodotti che coltivo io” dice Bernardino Lombardo che a Conca
della Campania ha 25-30 ettari coltivabili. “Già da tempo
cucinavo e continuo a farlo, oggi si parla molto di agrichef una
figura che per me è importante perché un contadino che sa anche
cucinare e un cuoco che sa fare il contadino, è il massimo” ha
aggiunto Peppe Zullo che lavora a Orsara di Puglia.
Tra gli ospiti anche il maestro Peppe Vessicchio che ha
raccontato l’esperienza degli Orti della Musica, uno spazio dove
la musica accompagna la crescita armoniosa delle piante con
effetti positivi. Intervenuti in presenza e in collegamento
Oscar Farinetti, padre Enzo Fortunato responsabile della
comunicazione della Santa Sede, Enzo Ercolino, Beatrice Ughi
collegata da New York, Luigi Cremona, Federico Samaden e
Maurizio De Giovanni. Il Premio è nato da un’idea di Fofò
Ferriere, Patrizia Spigno, Carmine Maione.
I premiati: Mario Angrisani (decano), Gaetano Romano (pomodorino
del Piennolo del Vesuvio Dop) Bruno Sodano e Vincenzo Egizi
(custode agrobiodiversità), Vera Verrone e Simona Briganti
(presidi Slow Food Vesuviani), Vincenzo Aufiero e zia Liliana
(pomodoro San Marzano), Edoardo Ruggiero, Peppe Vessicchio e
Michele Squitieri (Orti della musica), Antonietta Melillo
(cipolla di Alife), Mimmo Barbiero (Pomodoro Riccio), Carmela
Cuomo (pomodoro corbarino), Nicola Costagliola (pomodoro
cannellino dei campagna Flegrei), Marianna D’Auria (pomodorino di
ciollina lampadina e pendolino), Attilio Pisauro (Orti Urbani),
Michele e Aniello Carbone (Orti Sociali), Francesco e Grazia
Barba (Contadino delle Apulie), Padre Claudio Joris ((Frati
‘custodi’), Francesco Ammendola e Rosa Iandolo (Mercati della
terra), Nello Falzarano (cipolla di Airola), Carmela Caiazzo
(Generazione ‘Z’).
Dopo l’incontro, è stato presentato il progetto PESTARE cui ha
fatto seguito il laboratorio del sapore a cura di Fofò Ferriere
sulle 5 varietà del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop.
Hanno partecipato al laboratorio gli chef guidati da Antonio
Sorrentino Apcn e quelli guidati da Ludovico D’Urso del
Dipartimento Solidarietà Emergenze Campania della Fic.
Al pubblico pasta di Gragnano Igp con Pomodorino del Piennolo
del Vesuvio Dop, pasta e zucca napoletana col peperoncino, pasta
e fagioli con il cannellino con cotenna, olio campano e pacchero
ripieno di ricotta di bufala su succo di San Marzano.
A Eruzioni del sapore protagonista il mare con Feampa Campania,
tra convegni e degustazione di prodotti ittici di alta qualità.
In pomeriggio l’incontro ‘Le strade del vino di Toscana’, una
narrazione scandita dalla degustazione di 5 vini che raccontano
5 diversi territori della Toscana a cura di Vetrina Toscana e
Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Federazione
Strade del Vino dell’Olio e dei Sapori di Toscana con
Michelangelo Tesconi. A seguire degustazione di Pane toscano Dop
e Olio Toscano Igp, Testaroli al Pesto, Prosciutto Bazzone della
garfagnana, Biroldo della Garfagnana (A cura di Vetrina Toscana
e Toscana Promozione Turistica).
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