È Ada d’Adamo a vincere il Premio Strega 2023 grazie a Come D’Aria, struggente romanzo d’esordio che parla di amore materno, malattia e affetti che superano ogni ostacolo. La vittoria, ottenuta con 185 voti, arriva postuma, dato che la scrittrice è morta lo scorso 1° aprile dopo una lunga battaglia contro il cancro, appena due giorni dopo la diffusione della notizia che il suo libro, pubblicato dalla abitazione editrice Elliot, era stato selezionato nei dodici semifinalisti. A giugno, poi, lo stesso libro era passato nella cinquina dei finalisti fino alla premiazione svoltasi nella serata del 6 giugno nel Ninfeo di Villa Giulia a Roma.
A ritirare il premio in vece di d’Adamo, che era stata anche danzatrice e critica di danza, è stato il marito Alfredo Favi: “È un premio inaspettato e meritato“, ha detto commosso, mentre Loretta Santini, editrice di Elliot ha ringraziato “tutti quelli che hanno creduto in questo libro“, che in precedenza era stato rifiutato da molti editori, ma poi ha trovato la sua strada tra i lettori, tanto da essere poi candidato allo Strega dalla scrittrice Elena Stancanelli. Non è la prima volta che il Premio Strega viene assegnato postumo: era accaduto già con il celebre Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1959, con Rinascimento privato di Maria Bellonci nel 1986 e con Passaggio in ombra di Mariateresa Di Lascia nel 1995.
Come D’Aria ha ottenuto il primo posto un po’ a sorpresa, superando la super-favorita Rosella Postorino, che sostanzialmente tutti davano come vincitrice annunciata riportando il premio alla abitazione editrice Feltrinelli dopo una ventina d’anni: il suo Mi limitavo ad amare te, dedicato alla storia d’infanzia negata nelle guerre balcaniche, si è fermato però al secondo posto con 170 preferenze, sole 15 in meno rispetto al primo. La classifica continua poi con Andrea Canobbio con La traversata notturna (La nave di Teseo) al terzo posto con 75 voti, Maria Grazia Calandrone con Dove non mi hai portata (Einaudi) al quarto con 72 voti e infine quinta Romana Petri con il suo Rubare la notte (Mondadori) e 59 voti. Presenti alla serata anche Mario Desiati, presidente di seggio in quanto vincitore dell’anno scorso, che sfoggiava una coccarda dai colori rainbow, e anche il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e il sottosegretario Vittorio Sgarbi, protagonisti nei giorni scorsi di una querelle al Maxxi di Roma ma che al Ninfeo si sono scambiati solo saluti formali.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-07-07 07:00:00 ,