AGI – In seguito alla sua conversazione con l’omologo russo Vladimir Putin, il presidente francese, Emmanuel Macron potrebbe avere presto colloqui con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, con il primo ministro britannico, Boris Johnson, e con “altri stretti alleati”. Sono già confermate per le “prossime ore” conversazioni telefoniche di Macron con il presidente Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Intanto il presidente Usa, Joe Biden, ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere della crisi in Ucraina, mentre aumentano le indicazioni secondo le quali la Russia ha deciso di invadere l’Ucraina.
Secondo quanto dichiarato dal segretario di Stato, Antony Blinken, le attività della Russia e gli scontri al confine orientale dell’Ucraina degli ultimi giorni confermano i timori espressi giovedi’ scorso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: la Russia sta continuando a creare una serie di eventi per giustificare le sue aggressioni contro l’Ucraina. Le esercitazioni militari di Mosca con la Bielorussia vicino al confine settentrionale dell’Ucraina sono state prolungate.
Gli Stati Uniti, secondo un giornalista della Cbs specializzato in sicurezza nazionale, hanno informazioni di intelligence secondo le quali i comandanti russi hanno ricevuto l’ordine di procedere all’invasione. Inoltre, secondo l’ultima valutazione dell’intelligence statunitense rivelata dalla Cnn, la Russia ora ha quasi il 75% delle sue forze convenzionali schierate contro l’Ucraina. Funzionari statunitensi hanno riferito che le truppe russe combinate con le forze separatiste potrebbero arrivare a dispiegare in Ucraina fino a 190.000 elementi.
“La Russia può lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualunque momento”, ha dichiarato nelle scorse ore la Casa Bianca, sulla base degli aggiornamenti che riceve dagli esperti del team per la sicurezza nazionale presenti sul territorio.
L’Unione europea, intanto, insiste con la Russia perché riduca l’escalation in Ucraina con un ritiro “sostanziale” delle truppe dai confini fra i due Paesi. È quanto si legge in una nota diramata in tarda serata dall’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell. La presenza di cospicue truppe è per il capo della diplomazia europea “motivo di grave preoccupazione”, “aggravata dall’aumento delle violazioni del cessate il fuoco lungo la linea di contatto in Ucraina orientale negli ultimi giorni”.
E anche il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, avrà nei prossimi giorni una conversazione telefonica con l’omologo russo, Vladimir Putin per cercare una mediazione nella risoluzione della crisi ucraina. Lo ha riferito la Ria Novosti, citando il portavoce del leader turco Ibrahim Kalin. In precedenza, Erdogan ha affermato che con il consenso di Putin, la Turchia è pronta ad organizzare un vertice trilaterale dei presidenti di Turchia, Russia e Ucraina ad Ankara o Istanbul. “La proposta del nostro presidente di un incontro tra i leader di Russia e Ucraina è la più importante e concreta per superare questa crisi. Durante la nostra recente visita a Kiev, la questione è stata discussa con il presidente Zelensky. Il presidente Erdogan ne ha discusso anche in conversazioni telefoniche con Putin. Nei prossimi giorni ci sara’ un’altra telefonata”, ha spiegato il portavoce.
23:27
Johnson dopo la telefonata con Macron, Putin impegnato in dialogo
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese, Emmanuel Macron, sulla situazione in Ucraina. Secondo quanto riferito dall’Eliseol, i due leader si sono aggiornati sui loro sforzi diplomatici, inclusa la telefonata avuta da Macron con il presidente russo, Vladimir Putin.
“Il primo ministro ha osservato che gli impegni presi da Putin con il presidente Macron sono un segnale positivo che il presidente russo potrebbe essere ancora disposto a impegnarsi nella ricerca di una soluzione diplomatica”, ha riferito un portavoce di Downing Street in una nota.
“I leader hanno convenuto sulla necessità che sia la Russia che l’Ucraina rispettino pienamente gli impegni assunti nell’ambito degli accordi di Minsk. Hanno anche sottolineato la necessità che il presidente Putin si allontani dalle sue attuali minacce e ritiri le truppe dal confine ucraino”, si legge nella dichiarazione di Downing Street. Johnson e Macron hanno deciso di rimanere in stretto contatto per la prossima settimana.
22:40
Casa Bianca, colloquio di 15 minuti tra Biden e Macron
Il presidente Usa, Joe Biden, ha avuto un breve colloquio telefonico sulla crisi ucraina con li’omologo francese, Emmanuel Macron. Lo ha riferito la dimora Bianca, aggiungendo che la conversazione è durata 15 minuti
21:30
Usa avvertono gli americani in Russia, è rischio attentati
L’ambasciata americana a Mosca ha lanciato un avvertimento urgente agli americani che vivono in Russia, consigliando loro di essere pronti lasciare il Paese autonomamente se necessario. Secondo fonti citate da media ripresi dalla Ria Novosti, l’ambasciata ha avvertoto del rischio di attacchi a centri commerciali, stazioni della metropolitana e altri luoghi affollati nelle grandi città russe, tra cui Mosca e San. L’ambasciata raccomanda quindi di “prendere in considerazione piani di evacuazione dalla Russia che non richiedano l’assistenza delle autorità statunitensi”.
20:32
Kiev esclude un attacco russo imminente
Finché non esiste una “forza d’attacco” delle truppe russe in alcuna città, è inappropriato dire che l’attacco avverra’ domani o dopodomani. Lo ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, citato dalla Ria Novosti. “Questo non significa che non vi sia alcuna minaccia. Voglio ricordare ai nostri partner che la minaccia esiste dal 2013”, ha detto il ministro al canale TV 1+1.
19:50
La compagnia scandinava Sas ferma i voli fino a 27 febbraio
La compagnia aerea scandinava Sas ha sosspeso i collegamenti con l’Ucraina fino al 27 febbraio. Lo riferisce la Tass.
18:58
53 mila abitanti del Donbass sono già stati evacuati in Russia
Più di 53.000 residenti delle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass sono stati finora evacuati e trasportati in 101 strutture ricettive temporanee nel Paese. Lo ha detto ai giornalisti il ministro russo per le situazioni di Emergenza, Alexander Chupriyan. “Fino alle 19 ora di Mosca, più di 53.000 persone provenienti da due regioni vicine ucraine hanno attraversato il confine. Sono state evacuate e portate con 142 autobus in 101 centri di accoglienza temporanea”, ha detto Chupriyan
18:49
Stoltenberg, bene l’iniziativa diplomatica di Macron
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha accolto con favore la notizie sceondo cui il presidente francese, Emmanuel Macron, ha concordato con il leader russo, Vladimir Putin, di lavorare per ridurre le tensioni nell’Ucraina orientale, dove l’esercito regolare di Kiev si confronta con le milizie filo-russe.
In un’intervista con l’emittente pubblica tedesca Ard, Stoltenberg ha sottolineato di “accogliere favorevolmente” gli sforzi di Macron “per trovare una soluzione politica” e ha aggiunto che se il cessate il fuoco fosse rispettato sarebbe “un passo importante” verso la riduzione dell’escalation.
18:42
Per la Cnn il 75% delle forze russe sono posizionate per l’attacco
Secondo l’ultima valutazione dell’intelligence statunitense, la Russia ora ha quasi il 75% delle sue forze convenzionali schierate contro l’Ucraina. Lo riferisce la Cnn citando un funzionario statunitense con conoscenza diretta delle informazioni di intelligence. Secondo la fonte, circa 120 dei 160 gruppi tattici di battaglione (Btg) russi sono posizionati in una zona inferiore a 60 chilometri dall’Ucraina. Questa cifra rappresenta il 75% delle principali unità di combattimento della Russia ma è meno della meta’ delle truppe totali dell’esercito russo.
Funzionari statunitensi hanno riferito che le truppe russe combinate con le forze separatiste potrebbero arrivare a dispiegare in Ucraina fino a 190.000 elementi. Sono inoltre schierati contro l’Ucraina circa 35 dei 50 battaglioni di difesa aerea conosciuti. Si stima che circa 500 tra caccia e cacciabombardieri si trovino nel raggio d’azione dell’Ucraina, oltre a 50 bombardieri medio-pesanti. Uno schieramento che di gran lunga superiore all’esercito ucraino
18:20
Per Parigi la responsabilità dell’escalation è di separatisti
Il presidente francese, Emmanuel Macron, durante la sua conversazione di oggi con Vladimir Putin, ha sostenuto che la responsabilità dell’escalation nel Donbass è dei separatisti filorussi e ha espresso disaccordo con la tesi del collega del Cremlino, secondo il quale la responsabilità è delle forze armate di Kiev. Lo ha affermato a Reuters una fonte della presidenza francese. La fonte ha confermato che, come anticipato da Bloomberg, domani si terrà un vertice del Gruppo Trilaterale di Contatto con Ucraina, Russia e Osce, circostanza smentita invece da fonti russe.
18:09
Cbs, comandanti russi hanno ricevuto ordine invasione
Gli Stati Uniti hanno informazioni di intelligence secondo le quali i comandanti russi hanno ricevuto l’ordine di procedere all’invasione dell’Ucraina. Lo ha affermato David Martin, giornalista della Cbs specializzato in sicurezza nazionale, durante la trasmissione ‘Face the Nation’. Le informazioni, secondo Martin, indicano che “stanno facendo tutto quello che comandanti americani farebbero una volta ricevuto l’ordine di procedere”.
17:52
Mosca smentisce vertice Gruppo Trilaterale su Donbass
Non è previsto alcun vertice del Gruppo di Contatto Trilaterale sul Donbass nei prossimi giorni. Lo ha riferito all’agenzia Interfax una fonte russa ben informata, smentendo così quanto annunciato dall’Eliseo.
“Al momento non si parla di un vertice, non ci sono programmi simili, né oggi, né domani, né nei prossimi giorni”, ha affermato la fonte, “un vertice è possibile solo quando viene preparato e la sua agenda è sostanziale. Al momento, Kiev non ha preparato proposte per applicare il Pacchetto di Misure (degli Accordi di Minsk, nda) il prima possibile. Inoltre Kiev non è pronta per un dialogo diretto con il Donetsk e Lugansk”. “In altre parole”, conclude la fonte, “le parti in conflitto – Kiev da una parte e le repubbliche del Donbass dall’altra – dovrebbero parlare di pace. Russia non è parte del conflitto ma agisce da garante degli Accordi di Minsk”.
L’Osce ha annunciato per domani un vertice straordinario dei rappresentanti permanenti sul Donbass.
17:51
L’ ambasciatore russo negli Usa, non annetteremo il Donbass
La Russia non intende annettere il Donbass, in quanto le repubbliche separatiste filorusse nell’Est dell’Ucraina appartengono a Kiev. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatolij Antonov, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass. “Il problema non è in Ucraina, ma in quello che dovrebbe essere l’ordine mondiale, in solide garanzie di sicurezza per tutti”, ha detto Antonov, “la Russia non sta cercando di portare via i loro territori ad altri paesi, il Donbass fa parte dell’Ucraina”. “Non c’è alcuna invasione russa dell’Ucraina, così come non ci sono piani di questo tipo”, ha aggiunto l’ambasciatore.
17:29
Macron potrebbe sentire presto Draghi e Johnson
Il presidente francese, Emmanuel Macron, in seguito alla sua conversazione con l’omologo russo Vladimir Putin, potrebbe avere presto colloqui con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, con il primo ministro britannico, Boris Johnson, e con “altri stretti alleati”. Lo riferisce l’Eliseo. Sono già confermate per le “prossime ore” conversazioni telefoniche di Macron con il presidente Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
17:24
Domani vertice straordinario dell’Osce su richiesta di Kiev
Domani l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) terrà un vertice straordinario dei rappresentanti permanenti su richiesta dell’Ucraina, a fronte del rapido deterioramento della situazione nel Donbass. Lo riferisce all’agenzia Pap Pawel Jablonski, vice ministro degli Esteri della Polonia, che ha la presidenza di turno dell’Osce. L’Ucraina ha chiesto il vertice per discutere “il rapido deterioramento della situazione della sicurezza sul terreno” nelle aree controllate dai separatisti filorussi, ha spiegato Adam Halacinski, rappresentante polacco presso l’Osce, su Twitter.
Obiettivo della riunione è “discutere tutto quello che è accaduto nelle ultime ore e quali iniziative dovrebbe intraprendere l’Osce in questa situazione, allo scopo soprattutto di arrivare a una de-escalation della tensione”, ha riferito Jablonski, “stiamo utilizzando tutti gli strumenti possibili per evitare un conflitto armato”.
17:01
Parigi, Putin ribadisce che si ritirerà dalla Bielorussia
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ribadito al suo omologo francese Emmanuel Macron “la sua intenzione di ritirare le sue truppe” dalla Bielorussia “al termine delle esercitazioni in corso”. Lo ha riferito l’Eliseo in merito alla conversazione telefonica di oggi tra i due leader. “Dovremo verificare tutto questo, potrebbe volerci un po’ di tempo”, ha aggiunto la presidenza francese, pur “rilevando che le dichiarazioni delle autorità bielorusse”, secondo cui le truppe russe sarebbero rimaste, “non coincidono con le parole del presidente Putin”. Minsk, alleata di Mosca nella crisi con l’Occidente, ha annunciato che le truppe russe presenti sul suo territorio dal 10 febbraio per le esercitazioni militari, la cui conclusione era prevista oggi, sarebbero rimaste per ulteriori manovre.
16:55
Nelle ‘prossime ore’ Macron sentirà Biden e Scholz
Il presidente francese, Emmanuel Macron, sentirà “nelle prossime ore” il presidente Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Lo riferisce l’Eliseo. Oggi Macron ha avuto un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, dopo il quale ha sentito l’omologo ucraino, Voldymyr Zelensky.
16:47
Domani vertice trilaterale con Mosca, Kiev e Osce
Il Gruppo di Contatto Trilaterale sull’Ucraina con rappresentanti di Mosca, Kiev e Osce si riunirà domani. È quanto hanno concordato, secondo una fonte francese, i presidenti di Francia e Russia, Emmanuel Macron e Vladimir Putin.
16:46
Sondaggio, il 55% degli statunitensi è contrario a un intervento
Il 55% degli statunitensi è contrario all’invio di truppe americane per combattere la Russia in caso di aggressione all’Ucraina. È quanto risulta da un sondaggio di YouGov. Solo il 13% del campione ritiene invece che un simile intervento sarebbe una “buona idea”. Il 62% degli intervistati che ritengono invece un coinvolgimento militare Usa una “cattiva idea” si identifica come elettore del Partito Repubblicano. Secondo il sondaggio, il 42% degli intervistati è favorevole all’invio di aiuti finanziari all’Ucraina, il 24% si è detto contrario e il restante 34% indeciso.
16:18
Nei prossimi giorni vertice tra Le Drian e Lavrov
Nei “prossimi giorni” è previsto un vertice sulla crisi in Ucraina tra i ministri degli Esteri di Francia e Russia, Jean-Yves Le Drian e Serghei Lavrov. Lo riferisce l’Eliseo.
16:06
Blinken, Biden è sempre pronto a incontrare Putin
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha “chiarito molto bene che è pronto a incontrare il presidente Putin in qualsiasi momento e in qualsiasi formato, se ciò può aiutare a scongiurare una guerra”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, alla Cnn. “Finché i carri armati non avanzeranno davvero e gli aerei non voleranno”, ha ribadito Blinken, “useremo ogni opportunità e ogni minuto che abbiamo per vedere se la diplomazia può ancora dissuadere il presidente Putin da portare avanti ciò”.
15:48
Blinken, cerchiamo di evitare guerra fino all’ultimo
Gli Stati Uniti e i suoi alleati cercheranno di scongiurare “fino all’ultimo” una guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato alla Nbc il segretario di Stato americano, Antony Blinken. A una domanda sulla richiesta di Kiev di applicare già parte delle sanzioni concordate in caso di un attacco russo all’Ucraina, Blinken ha risposto che “il dado potrebbe essere stato tratto ma finché non si assesta, finché i carri armati non avanzeranno e gli aerei non saranno nell’aria, proveremo a fare tutto il possibile perché Putin revochi la decisione che riteniamo abbia preso”. Il capo della diplomazia Usa ha spiegato che in ciò ha un ruolo la “prospettiva di sanzioni massicce” e che, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, i Paesi del G7 hanno “ribadito” che ci saranno “massicce conseguenze per Mosca se l’aggressione prosegue sul cammino che riteniamo sia stato tracciato”.
15:47
Putin, escalation nel Donbass dovuta alle provocazioni di Kiev
Nella sua conversazione di oggi con il presidente francese, Emmanuel Macron, il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso “seria preoccupazione per il forte deterioramento della situazione sulla linea di contatto nel Donbass e ha affermato che l’escalation nella regione ucraina controllata dai separatisti filorussi è dovuta alle “provocazioni delle forze di sicurezza ucraine”. Lo riferisce il Cremlino.
15:46
Macron e Putin, raggiungere un cessate il fuoco nel Donbass
Nella loro conversazione di oggi, i presidenti di Francia e Russia, Emmanuel Macron e Vladimir Putin, hanno concordato sulla necessità di “cercare di raggiungere un cessate il fuoco nel Donbass”, la regione ucraina controllata dai separatisti filorussi. Lo riferisce l’Eliseo.
15:45
Putin, con Macron intensa ricerca di una soluzione diplomatica
I presidenti di Russia e Francia, Vladimir Putin ed Emmanuel Macron, nella loro conversazione telefonica di oggi, “hanno ritenuto opportuno intensificare la ricerca di soluzioni diplomatiche alla situazione in Ucraina”. Lo riferisce il Cremlino, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Putin e Macron, prosegue il Cremlino, “ritengono consigliabile intensificare la ricerca di una soluzione alla crisi in Donbass attraverso mezzi diplomatici nel quadro del Formato Normandia”, ovvero un tavolo a quattro con Russia, Ucraina, Francia e Germania. Il Cremlino ritiene che “servano contatti nel Formato Normandia per ripristinare il regime di cessate il fuoco in Donbass e assicurare progressi nella soluzione del conflitto”.
15:33
Blinken, siamo sull’orlo dell’invasione
Siamo “sull’orlo” di un’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, alla Cnn. A una domanda sulla possibilità che il presidente russo, Vladimir Putin, stia bluffando, Blinken ha risposto che “c’è sempre una possibilità ma tutto quello che stiamo vedendo suggerisce che faccia dannatamente sul serio e che siamo sull’orlo di un’invasione.
15:32
Russia dichiara lo stato d’emergenza nella regione di Voronezh
Nella regione russa di Voronezh è stato introdotto lo stato di emergenza a causa del crescente afflusso di sfollati dal Donbass. Lo ha affermato il governo regionale, secondo quanto riporta Ria Novisti.
“Il regime viene introdotto esclusivamente a causa del crescente flusso di persone che vengono da noi dalle Repubbliche Popolari di Lugansk e Donetsk”, si legge nel comunicato diffuso dall’agenzia russa, “dobbiamo utilizzare tutte le risorse in modo che queste persone vengano collocate nei centri di accoglienza temporanea il più rapidamente e comodamente possibile”.
15:16
Londra, invasione russa molto probabile e imminente
Al momento un’invasione russa dell’Ucraina è “molto, molto probabile e molto, molto imminente”. Lo ha dichiarato a Sky News il ministro britannico per gli Affari Europei, James Cleverly. “Purtroppo, al momento, un attacco, un’invasione sembra molto più probabile che improbabile ma continuereo a lavorare per provare a scongiurarla”, ha affermato Cleverly, “tutto ciò che osserviamo indica che l’invasione è molto, molto probabile e molto, molto imminente”.
15:01
Zelensky chiede un immediato cessate il fuoco nel Donbass
Il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, ha chiesto un “cessate il fuoco immediato” in Donbass. Lo riferisce l’agenzia russa Sputnik. La regione dell’Ucraina controllata dai separatisti filorussi è stata teatro solo ieri, secondo gli osservatori Osce, di oltre 1.500 violazioni del cessate il fuoco. “Proseguendo la conversazione di ieri, ho informato Emmanuel Macron sull’attuale situazione della sicurezza e i nuovi cannoneggiamenti provocatori”, ha scritto Zelensky su Twitter, “vogliamo intensificare il processo di pace. Sosteniamo l’immediata convocazione del Gruppo di Contatto Trilaterale sull’Ucraina e l’immediata introduzione di un regime di silenzio”, ovvero una cessazione delle ostilità. Secondo i media francesi, la nuova telefonata tra Macron e Zelensky è durata circa mezz’ora.
14:59
Zelensky ha informato Macron su situazione sicurezza
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di aver informato la controparte francese Emmanuel Macron sull’attuale situazione della sicurezza nel Paese. Lo riferisce l’agenzia Tass a proposito della telefonata tra i due leader, immediatamente successiva a quella tra Macron e il presidente russo Vladimir Putin.
14:59
Kuleba chiede l’applicazione di una parte delle sanzioni contro Mosca
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha affermato che ci sono già tutte le ragioni per applicare almeno una parte delle sanzioni preparate contro la Russia e ha esortato l’Occidente a farlo.”Proponiamo ai nostri partner queste iniziative: diplomazia, nuove consegne di armi difensive e di tutto ciò che è necessario per rafforzare le nostre forze armate e l’applicazione di sanzioni”, ha detto il ministro incontrando i cronisti dopo i la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Sì, sto già parlando ufficialmente: ci sono tutte le ragioni per applicare ora almeno una parte delle sanzioni preparate per la Federazione Russa, e questa è la nostra posizione di principio”, ha chiarito Kuleba.
14:29
Kuleba, non pianifichiamo alcuna azione offensiva
L’Ucraina non pianifica né conduce alcuna operazione offensiva perché non vuole la guerra. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un incontro con la stampa trasmesso dal canale televisivo Ukraina 24.
“L’Ucraina non pianifica e non conduce alcuna operazione militare offensiva, provocazione, sabotaggio o bombardamento del territorio della Federazione Russa. Non è ciò che stiamo facendo e non abbiamo intenzione di farlo”, ha detto il ministro, “non vogliamo la guerra, vogliamo la pace”.
14:14
Kuleba chiede a Ue ‘segnale chiaro’ su adesione
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto ai partner alleati dell’Unione Europea di inviare un chiaro segnale sull’adesione di Kiev al blocco.
“Chiediamo ai partner di mettere da parte dubbi e avvertimenti infondati e dire chiaramente: ‘L’Ucraina fa parte di noi, siamo un tutt’uno'”, ha detto Kuleba in un incontro con i cronisti trasmesso da Ukraina 24.
Secondo Kuleba, un simile segnale lancerebbe un messaggio anche alla Russia. “È tempo di prendere decisioni. E, in una situazione difficile, è impossibile senza decisioni difficili”, ha aggiunto Kuleba, “bisogna dire chiaramente che l’Ucraina sarà membro dell’Unione Europea, e questo deve essere fatto subito”.
Kuleba ha affermato che ora anche le nazioni che erano scettiche sull’adesione di Kiev stanno cambiando la loro valutazione. Nel febbraio 2019, la Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, aveva approvato emendamenti alla Costituzione che fissavano l’ingresso nella Ue e nella Nato come obiettivi strategici.
14:13
Macron chiama Zelensky dopo colloquio con Putin
Il presidente francese, Vladimir Putin, ha telefonato all’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, una volta concluso il suo colloquio con il capo del Cremlino, Vladimir Putin. Lo riferisce l’Eliseo, che ieri aveva annunciato la conversazione di oggi tra Macron e Putin come “l’ultimo sforzo possibile e necessario per evitare un grande conflitto in Ucraina”. Macron e Zelensky si erano sentiti anche ieri sera e, in quell’occasione, il presidente ucraino aveva assicurato che non avrebbe risposto alle “provocazioni” di Mosca nel Donbass.
14:12
Conclusa dopo 1 ora e 45′ telefonata Macron-Putin
Si è conclusa dopo un’ora e quarantacinque minuti la telefonata tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il presidente russo, Vladimir Putin, sulla crisi in Ucraina. Lo riferisce l’Eliseo.
14:11
Cremlino, Zelensky non intende attuare gli accordi di Minsk
Il presidente russo, Vladimir Putin, “ha ogni ragione per ritenere che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non sia pronto né disposto ad attuare gli accordi di Minsk” per la concessione di un regime di autonomia alle regioni separatiste del Donbass. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
13:48
Cremlino, Occidente vuole spingere Kiev a uso forza
L’Occidente “sta alimentando l’isteria sulla presunta invasione dell’Ucraina pianificata dalla Russia allo scopo di spingere Kiev a risolvere con la forza il problema del Donbass”, la regione controllata dai separatisti filorussi. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
13:47
Cremlino, dare date attacco è provocazione
Le ripetute menzioni occidentali di date in cui la Russia attaccherebbe l’Ucraina “sono provocazioni che possono avere conseguenze avverse” sebbene “il presidente Putin non si curi delle affermazioni occidentali sulle date dell’invasione”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
13:46
Harris, è in gioco l’alleanza della Nato
La reazione dell’Occidente alle mosse russe sull’Ucraina mette “in gioco l’alleanza della Nato”: lo ha detto il vicepresidente Usa, Kamala Harris, a margine della Conferenza di Monaco.
“Questa alleanza è forte”, ha proseguito, “fondata su principi condivisi che sono davvero in gioco in questo momento”.
13:13
Cremlino, rischio conseguenze irreparabili da guerra
La Russia non vuole la guerra e nella storia non è mai stata dalla parte di chi attacca, ma la situazione nel Donbass è tesa al massimo e ogni piccola scintilla può avere conseguenze irreparabili: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
“La Russia non ha mai attaccato nessuno nella sua storia ed è l’ultimo Paese che vorrebbe usare la parola guerra. Ma le tensioni nel Donbass sono aumentate al massimo, qualsiasi scintilla o provocazione può portare a conseguenze irreparabili “.
12:43
Harris, l’Italia al tavolo per la decisione sulle sanzioni
“L’Italia è davvero al tavolo” dei negoziati sulle sanzioni alla Russia per la crisi ucraina, “su come possiamo farle in un modo da raggiungere lo scopo previsto”, ovvero “dissuadere la Russia dall’invadere una nazione sovrana”: lo ha detto la vicepresidente Usa, Kamala Harris,incontrando i giornalisti a margine della Conferenza di Monaco.
La coalizione di Paesi che tenta di dissuadere la Russia da un’invasione dell’Ucraina è “un’alleanza di nazioni in cui ognuna ha le proprie priorità e le proprie preoccupazioni individuali”, ha proseguito Harris.
“Questa è un’alleanza di nazioni in cui ognuna ha le proprie priorità e le proprie preoccupazioni individuali su come qualsiasi cosa faremo in futuro avrà un impatto sul loro Paese specifico, le loro economie e la loro sicurezza. Quindi, ancora una volta -ha insistito- non negherei all’Italia di avere la sua prospettiva o il suo elenco di preoccupazioni. Lo facciamo tutti, in realtà”.
12:38
Harris, dopo 70 anni rischio guerra in Europa
La vicepresidente Usa, Kamala Harris, ha avvertito che l’Europa è sull’orlo della guerra, ripetendo anche la convinzione dell’amministrazione Biden, che Putin abbia già deciso di invadere l’Ucraina. “Dopo 70 anni c’è un rischio reale di guerra in Europa”, ha detto incontrando i giornalisti a margine della Conferenza di Monaco.
12:25
Harris, è in gioco la Nato
La vicepresidente degli Stati Uniti ha spiegato che, nella questione ucraina, “è in gioco l’intera Nato”
12:24
Al confine compaiono tank russi con una misteriosa ‘Z’ bianca
Diversi carri armati russi ai confini dell’Ucraina sono stati dipinti con una ‘Z’ in vernice bianca. Lo mostrano le immagini che circolano sui social su quanto sta accadendo lungo la linea di contatto. Non è chiaro cosa simboleggi il segno.
I video mostrano decine di veicoli e anche un convoglio a Shebekino, a sole cinque miglia dal confine ucraino. “Sembra che le forze russe vicino al confine stiano dipingendo indicatori, in questo caso una ‘Z’, su veicoli per identificare diverse task force o livelli”, ha osservato su Twitter Rob Lee, analista militare al King’s College di Londra. Ma circolano anche altre ipotesi: per esempio che si vogliano indicare blindati da proteggere dal ‘fuoco amico’ oppure che la ‘Z’ possa indicare un gruppo specifico con un compito ancora però non chiaro.
12:22
Harris, non si può negare il ruolo dell’Italia
Kamala Harris, vicepresidente americano, sul ruolo dell’Italia: “Non si può negare la sua posizione. Sarà al tavolo sulle sanzioni”
12:05
Minsk, le manovre continuano per “test sulle capacità di difesa”
Il governo bielorusso, che ha annunciato il prosieguo delle manovre militari congiunte con la Russia per via delle accresciute tensioni in Ucraina, ha fatto notare che, nel corso delle esercitazioni, verranno anche testate le capacità di difesa dello Stato dell’Unione (Russia e Bielorussia), che non erano state affrontate “nel dettaglio” durante le manovre Determinazione Alleata 2022.
L’approccio, secondo il ministro della Difesa bielorusso, il tenente generale Viktor Khrenin, rimarra’ lo stesso e cerchera’ di garantire una risposta adeguata all'”escalation” in prossimità dei confini comuni.
11:42
Kamala Harris, riteniamo che Putin abbia già deciso
“Riteniamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto”: lo ha ditto la vicepresidente Usa, Kamala Harris, in conferenza stampa in Germania, riferendosi all’invasione dell’Ucraina. Harris ha aggiunto che l’Europa è sull’orlo di una possibile “guerra”. “Stiamo parlando della reale possibilità di una guerra in Europa”
11:35
Al via il colloquio Putin-Macron
È cominciato l’atteso colloquio tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il capo del Cremlino, Vladimir Putin. L’Eliseo, che ha dato l’annuncio del ‘via’, ha aggiunto che la conversazione servirà a compiere gli “ultimi sforzi possibili” per prevenire un conflitto in Ucraina considerato “alto rischio” di invasione da parte della Russia
11:26
La Bielorussia continuerà le manovre militari con la Russia
La Bielorussia proseguirà le manovre militari con la Russia, considerate le perduranti tensioni con l’Ucraina. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa a Minsk.
10:59
Rissa in un talk-show ucraino, schiaffi a deputato filo-russo
AGI – È finito in rissa un talk-show in diretta tv, in Ucraina. Un giornalista, Yuriy Butusov, ha perso il controllo quando un deputato dell’opposizione filo-russa, Nestor Shufrych, del Partito per la Vita, si è rifiutato di condannare il presidente Vladimir Putin e definirlo un “assassino e un criminale”. Il giornalista si è scagliato sul deputato e, in diretta tv, lo ha schiaffeggiato. Quello ha reagito con furia e i due si sono azzuffati. La rissa si è conclusa con gli altri ospiti che si alzavano dalle sedie per separare i due ormai avvinghiati.
10:39
Udite esplosioni nel centro di Donetsk
Si sono sentite esplosioni nel centro di Donetsk, la citta’ nell’Ucraina orientale, controllata dai separatisti. Lo ha riferito un testimone all’agenzia Reuters, senza chiarirne l’origine. Nel frattempo un altoparlante nella zona chiedeva ai cittadini di fare attenzione
10:28
Milizia di Lugansk, “Incursione delle truppe ucraine, 2 civili uccisi”
Sono decessi due civili nella Repubblica popolare di Lugansk “a seguito del tentativo delle forze armate ucraine di sfondare vicino al villaggio di Pionerskoye, a 7 km dal confine con la Russia”. Lo ha reso noto un portavoce della Milizia popolare dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. Secondo le forze di difesa dei ribelli separatisti, riferisce l’agenzia russa Tass, le truppe ucraine, sostenute dall’artiglieria, hanno tentato di attaccare le postazioni della milizia filorussa
10:13
Michel, non si potrà “offrire per sempre un ramoscello d’ulivo” alla Russia
L’Occidente non potrà “offrire per sempre un ramoscello d’ulivo” alla Russia che “fa test missilistici e continua ad ammassare truppe al confine”: lo ha detto il presidente del Consiglio dell’Ue Charles Michel alla Conferenza di Monaco. “Rimane un grande interrogativo”, ha aggiunto Michel. “Vuole davvero il dialogo la Russia?”.
09:26
Più di 40mila rifugiati già arrivati nella regione russa di Rostov
Sono più di 40mila i residenti delle repubbliche separatiste filorusse nel Donbass arrivati nella regione russa di Rostov. Lo ha annunciato alle agenzie russe il capo ad interim del ministero per le situazioni di emergenza della Federazione Russa, Alexander Chupriyan. I rifugiati sono stati “accolti in alloggi temporanei”, dove – ha assicurato Chupryan – c’è “cibo caldo per tutti”
09:10
Joe Biden in costante contatto con Kamala Harris a Monaco
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è in costante contatto con la sua vice Kamala Harris, che sta partecipando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, e continua a monitorare l’evoluzione della situazione in Ucraina e viene aggiornato regolarmente dal suo team di sicurezza nazionale.
Come fa sapere la Casa Bianca, il presidente ha ricevuto un aggiornamento sugli incontri della vicepresidente Kamala Harris in occasione della conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco. In particolare, Harris ha parlato con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, i leader di Estonia, Lettonia, Lituania, Germania, Grecia e altri.
08:36
Sunday Times, per i servizi segreti britannici Putin ha già dato ‘ok’ ad assalto
Il piano del presidente russo Vladimir Putin per prendere il controllo dell’Ucraina è già iniziato, almeno a sentire i servizi segreti britannici. “Le nostre notizie di intelligence sono in linea con quelle degli americani. Putin ha un piano ed è in corso”, ha riferito una fonte.
Secondo il Sunday Times, quattro fonti nel governo hanno riferito di attendersi che l’assalto possa cominciare da un momento all’altro e su più fronti, forse accompagnato da una ‘guerra lampo’ contro la capitale, Kiev. L’intelligence prevede prima alcune operazioni di messinscena e anche scaramucce tra separatisti e truppe ucraine nel Donbass, poi “un’invasione su larga scala”. “Mi aspetto un’operazione d’avvio per cercare di defenestrare il governo a Kiev. I russi hanno posizionato missili da crociera per espugnare la capitale”, ha raccontato una fonte.
07:29
“Spari e bombe”, accuse reciproche nel Donbass
È stata ancora una notte complicata lungo la cosiddetta linea di contatto nel Donbass dove le parti continuano ad accusarsi reciprocamente di violenze. Secondo l’agenzia russa Tass, le forze armate ucraine hanno tentato di attaccare le posizioni della repubblica filorussa di Lugansk e hanno distrutto cinque edifici residenziali; sono stati bombardati anche tre insediamenti nella Repubblica popolare di Donetsk.
Anche Kiev, attraverso il quartier generale dell’esercito, non risparmia le accuse e sostiene che “il nemico ha usato armi proibite dagli accordi di Minsk per 116 volte e che, in 24 ore, le forze separatiste hanno violato il cessate il fuoco 136 volte in 24 ore”. Secondo Kiev, due soldati ucraini sono stati uccisi, quattro sono rimasti feriti e un altro ha riportato ferite da combattimento. E intanto prosegue l’esodo dei rifugiati del Donbass verso le limitrofi regioni russe.
07:11
Boris Johnson, la Russia prepara la guerra peggiore dal 1945
La Russia sta preparando “la più grande guerra europea dal 1945”: è quanto suggeriscono i fatti di questi giorni secondo il primo ministro britannico Boris Johnson, che lo ha detto in un’intervista alla BBC. “Tutto prova che il piano e’ gia’ in qualche modo iniziato”.
Secondo quanto risulta all’intelligence, l’intenzione della Russia, ha aggiunto il capo del governo del Regno Unito, parlando da Monaco dove partecipa alla conferenza sulla sicurezza, e’ di invadere il Paese per circondare la capitale Kiev. “La gente ha bisogno di capire quanto questo potrebbe costare in termini di vite umane”, ha osservato.
06:52
Usa, vediamo prove della disinformazione russa su un possibile attacco
“Vediamo ulteriori prove della disinformazione russa utilizzata per creare pretesti a un possibile attacco all’Ucraina”, le cosiddette “false flag”. Lo scrive sul suo profilo Twitter il portavoce del dipartimento di stato degli Stati Uniti Ned Price. “Oggi, la gente del posto a Donetsk ha testimoniato una situazione di calma, contraddicendo le notizie russe di un’autobomba”, ha scritto Price.
We are seeing more evidence of Russian disinformation being used as pretext for a potential Russian attack on Ukraine. Today, locals in Donetsk reported calm despite Russian claims of a car bomb. https://t.co/TpxzqDUJAo
— Ned Price (@StateDeptSpox) February 19, 2022
06:31
Zelensky, le sanzioni vanno decise prima e non dopo l’attacco
L’Occidente dovrebbe rendere note le sanzioni che intende applicare alla Russia prima che Mosca attacchi l’Ucraina: lo ha detto, in una intervista alla Cnn, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy.
Rispondendo alle domande di Christiane Amanpour, Zelensky, che partecipa alla conferenza di Monaco sulla sicurezza, ha detto che “non abbiamo bisogno delle vostre sanzioni dopo che ci sarà stato il bombardamento o che il nostro Paese non avrà più confini. L’elenco delle sanzioni serve a loro e a noi per sapere che cosa succede se iniziano la guerra”
06:06
Biden convoca per oggi il Consiglio di sicurezza nazionale
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di convocare il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere la situazione in Ucraina. Lo ha detto l’addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki.
Gli aggiornamenti provenienti dai funzionari Usa presenti sul territorio del confine orientale dell’Ucraina, e in particolare l’aumento delle violazioni del cessate il fuoco, hanno confermato che “la Russia potrebbe attaccare l’Ucraina in qualunque momento”, ha detto Psaki.