Caldo al Sud, quasi inverno al Nord. Nelle ultime ore abbiamo registrato ancora punte di 28 C sulle estreme regioni meridionali mentre al centro-Nord i termometri si sono localmente fermati sotto i 10 °C. Un quadro tipico dell’autunno con l’arrivo di perturbazioni atlantiche che richiamano sempre correnti meridionali. I venti caldi ed umidi da Sud provocano maltempo al centro-Nord e parte del Meridione, ma allo stesso tempo favoriscono picchi estivi sulle estreme regioni del Sud.
Andrea Garbinato, del sito www.iLMeteo.it, avvisa che nei prossimi giorni le temperature scenderanno gradualmente ovunque. Anzi, nel weekend registreremo le prime timide gelate più diffuse in pianura padana. Significa che in aperta campagna il termometro potrebbe toccare, a livello di pianura, anche -1 o -2. Timide gelate ma in un contesto un po’ più freddo. Il vero ribaltone meteo è atteso con l’inizio della prossima settimana: potrebbe formarsi un violento ciclone colmo di aria polare tra lunedì sera e martedì 22 novembre. Se la previsione fosse confermata, arriverebbero venti di tempesta, nubifragi, un metro di neve sulle Alpi con qualche fiocco anche fino ai 500 metri di quota.
Nelle prossime ore il tempo si presenterà nuvoloso ma senza piogge significative se escludiamo il basso Tirreno dove saranno possibili ancora rovesci; vivremo dunque quasi ovunque la giornata migliore della settimana. Da domani una nuova perturbazione atlantica porterà invece piogge diffuse, specie al centro-Sud versante tirrenico; nel weekend, come detto, le temperature minime scenderanno e il tempo resterà perturbato sempre sulle stesse zone.
Si prevedono piogge significative nei prossimi 7 giorni sempre sulle stesse zone: sul lato tirrenico avremo precipitazioni decisamente persistenti, con i maggiori accumuli sul settore meridionale: in altre parole nel mirino delle perturbazioni ci saranno sempre Campania e Calabria, anche se la traiettoria potrebbe cambiare e interessare con il picco pluviometrico anche altre zone.
Per l’inizio della prossima settimana vivremo invece la trepidante attesa di conferme o smentite sull’approfondimento del ciclone tirrenico: a prescindere dall’eventuale violenza con cui i fenomeni arriveranno, sono attese piogge su tutta l’Italia fino a giovedì 24 novembre con i massimi ancora una volta sul versante tirrenico.Per questo motivo, dopo la siccità record sul nostro Paese che dura da un anno, arriveranno 300-400 millimetri diffusi, specie sui versanti occidentali: un cumulato di precipitazioni superiore a quanto è caduto in molte zone italiane dal primo gennaio 2022 fino ad oggi.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-11-17 08:20:43 ,www.repubblica.it