Princess è una giovane clandestina nigeriana che vende il suo corpo a Castel Fusano nell’agro Romano.
Tra parrucche colorate e nomi di giornata, la protagonista è divisa tra momenti spensierati con le colleghe e squallidi incontri in giacigli di fortuna presso la pineta.
Un giorno con un normalissimo padre di famiglia di buona cultura e ben vestito, quello dopo con dei soggetti mostruosi.
Princess è bella, è coraggiosa, manda i soldi alla sua famiglia di origine credendola fortunata per aver raggiunto l’Europa.
Non la terrorizza il clima, gli individui con cui ha rapporti, e tantomeno quella volpe che farà arrosto, ma è l’amore!
L’incontro assolutamente casuale con Corrado la avvicinerà ad una vita assolutamente normale tanto normale da farle terrore.
È un’opportunità di amare, di mangiare un tramezzino al tonno ad Ostia, molto più terrorizzante della volpe arrostita. I due condivideranno tutto, o almeno quel che basta per amarsi.
In un dialogo con Corrado Princess dirà: “ Se mi faccio pagare quando sarai andato via non mi avrai usata”.
Siamo più esposti quando concediamo tutto il nostro mondo interiore come un vuoto a rendere/perdere, o quando mettiamo una tariffa?
Questo lungometraggio del 2022 diretto da Roberto de Paolis è una potente interpretazione di Glory Kevin, uno spaccato di una vita assolutamente vera.
Oggi il film è visibile gratuitamente su Raiplay; una trama che fa riflettere sulla potenza e la paura dell’amore, sulla difficoltà di sostituirlo una volta incontrato, sull’esclusività che anche un corpo in vendita sente dopo aver amato con esso.
Come se dopo non si potesse più tornare indietro.
Come se quando l’amore ti abbia toccato sia difficile sporcarsi ancora.
Una favola che racconta un mondo a dir poco impenetrabile a cui possiamo solo offrire rispetto e sentirci assolutamente vicine.
Un film sull’ anacronismo di giudicare, si, di giudicare anche una puttana nigeriana.
Riuscirà la protagonista a cambiare la sua vita?
A non fuggire dall’amore?
Princess, o come la chiamerebbe De André Princesa, è una ragazza poco maggiorenne esorbitante giovane da poter condannare, proveniente da un paese esorbitante lontano da poter farsene un’idea.
Un’idea che non sempre è richiesta.
Al contrario del rispetto e dal non scordarsi che siamo tutti uguali.
Soprattutto nei meccanismi sull’amore.
“Princess” merita un play adesso !
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di Marianna Piccirillo
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2025-01-27 14:33:00 ,