Gli avvocati di Donald Trump hanno chiesto a un giudice federale di rinviare sino al 2026 il processo, a Washington, che riguarda le accuse, nei confronti dell’ex presidente, di aver tentato di ribaltare il risultato delle presidenziali americane del 2020. La data indicata dagli avvocati di Trump è aprile 2026, ovvero un anno e mezzo dopo le presidenziali del 2024, alle quali Trump aspira di candidarsi come esponente del partito repubblicano. Il suo team legale replica così alla raccomandazione del dipartimento di Giustizia, secondo cui il processo dovrebbe iniziare il 2 gennaio 2024. La decisione finale spetta alla giudice distrettuale Tanya Chutkan, che dovrebbe fissare almeno una data provvisoria del processo durante l’udienza del prossimo 28 agosto.
In linea con la richiesta di rinvio, l’ex presidente Usa ha annullato la conferenza stampa annunciata per lunedì prossimo nella sua residenza di Bedminster per illustrare quello che ha definito un rapporto “irrefutabile” sulle “elezioni truccate e rubate in Georgia nel 2020”. “I miei avvocati preferiscono presentarlo in un documento formale legale mentre combattiamo per far archiviare questa vergognosa incriminazione”, ha spiegato l’ex presidente Usa sul suo social Truth. “Quindi la conferenza stampa non è più necessaria”, ha aggiunto.